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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

Business as usual” è un modo di dire americano utilizzato per sottolineare come, in economia, le cose debbano andare avanti in modo immutato sempre e nonostante tutto. A noi questa filosofia non è mai piaciuta perché il concetto stesso di consuetudine, con cui potremmo tradurre il termine “usual”, nel business (almeno come lo concepiamo in Passodue) non dovrebbe esistere nemmeno nei momenti di calma, figuriamoci durante le emergenze. Per sopravvivere nei mercati moderni, i modelli di business devono sapersi adattare al mutare degli interlocutori e delle situazioni. Proviamo allora a cogliere l’occasione degli eventi che stiamo vivendo per innovare e evolvere, perché se c’è una sola certezza rispetto a quello che stiamo vivendo è quella del cambiamento.

La vendetta della sostenibilità

Partiamo da una considerazione un po’ amara: sapevamo tutti che prima o poi qualcosa del genere sarebbe successo ma ce ne siamo fregati! Basta guardarsi intorno per comprendere come ciò che sta accadendo sia una rivincita della natura, in questi giorni particolarmente radiosa, e rendersi conto che il tema della sostenibilità è stato per troppo tempo ignorato. La sostenibilità, lo ricordiamo, non è soltanto un concetto ambientale. Ci sono anche aspetti sociali ed economici che rendono il vivere “sostenibile”. Ad esempio bisogna convincersi che le conseguenze del nostro agire egoistico, in una sorta di “effetto butterfly”, si amplificano ed hanno conseguenze che tornano indietro fino a noi. Ciò rende l’egoismo una strategia poco lungimirante.


A livello economico poi è importante ricordare la lezione di John Nash che potremmo riassumere in una sola frase: per ottenere risultati bisogna dare di più di ciò che si è ricevuto!


Questo surplus diventerà un investimento che consentirà di prosperare.

Liberi di cambiare e adattarsi

“Panta rei” tutto scorre, o se volete tutto cambia, dicevano i greci circa 2500 anni fa. Il che ci ricorda che sappiamo da tempo di non poterci crogiolare nelle nostre certezze. Chi fa impresa, o ha scelto la strada della libera professione, in questi giorni potrebbe essere afflitto da pentimento tardivo del tipo “ma perché non ho scelto il posto fisso che a quest’ora avrei lo stipendio assicurato?!?”. A coloro i quali è passato per la mente questo pensiero, vogliamo dire che

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alla vostra/nostra condizione si legano rischi ma anche libertà che ci rendono capaci di cambiare ed adattarci più velocemente e autonomamente, quindi di aumentare esponenzialmente le possibilità di “sopravvivenza” senza dover aspettare che venga qualcuno dall’esterno a “salvarci”.
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Vanno però adottate alcune precauzioni, che vi elenchiamo qui di seguito:

  1. Essere disponibili a ridefinire gli obiettivi della propria azione di mercato. Ricordatevi che il profitto è uno strumento e una conseguenza dell’agire, non un fine. In questi giorni ad esempio non pensate a “fatturare a tutti i costi” perché vi è venuta paura di finire i fondi, state piuttosto accanto ai vostri clienti, supportateli, ascoltateli e dimostrategli empatia. Vedrete che tornerà del bene anche a voi
  2. Rendere la vostra agenda aperta e flessibile. Irrigidirsi è inutile, così come fare programmi a lungo termine perché, in questo momento, le cose cambiano repentinamente. Questo non vuol dire che non dobbiate progettare ed essere creativi, ma soltanto che la vita va impostata giorno per giorno adattandosi ai mutamenti
  3. Rinforzare il legami con la squadra. Anche se lavorate da soli dedicatevi ad attività di networking, rimanete in contatto con partner, fornitori e anche con quelli che fino a ieri consideravate concorrenti. L’unione fa la forza! Per chi è a capo di un team dedicatevi a tener motivate e ingaggiate le persone
  4. Imparare un programma per le connessioni remote. In questo momento molte aziende IT stanno offrendo gratuitamente la prova dei loro software per fare meeting e webinar. Usate questa opportunità e chissenefrega se poi tenteranno di vendervi qualcosa: se vi può essere utile per reinventare il vostro lavoro ben venga! D’altronde la vendita è un servizio che fa incontrare la domanda con l’offerta e voi in questo momento avete un bisogno. L’uso efficace di telefono e email sono tra le skill da rispolverare
  5. Ripensare il sistema d’offerta. Non soltanto “cosa” fate ma anche “come” e “perché” offrite determinati prodotti/servizi. In questi giorni abbiamo visto gelaterie tradizionali proporre la consegna coni a domicilio, manutentori di caldaie inventarsi l‘assistenza telefonica remota e molti altri negozianti e artigiani avere idee innovative per continuare a servire i propri clienti, contribuendo a tenere attivo il tessuto economico del paese. Invece di farvi prendere dal panico chiedetevi dunque “cosa posso fare di diverso in questa situazione per continuare a offrire valore al mercato?”
  6. Contattare il vostro commercialista e controllare la vostra gestione. Se non avete un’idea di cosa sia un bilancio o un flusso di cassa è venuto il momento di farsela. Vedrete che, numeri alla mano, sarà più facile trovare soluzioni e rimedi. I professionisti della fiscalità poi ci possono aiutare a cogliere qualcuna delle opportunità previste da chi ci governa
  7. Pagare per essere pagati. Non pensate nemmeno un attimo all’idea di sfruttare il momento per rallentare i pagamenti o ribaltare i vostri guai finanziari su chi c’è a valle. Ricordatevi la lezione del paragrafo precedente e decidete se volete stare dalla parte della cura oppure della malattia. Più sarete corretti meno danni si creeranno sul mercato anche a vostro vantaggio
  8. Usare i social con intelligenza. Circolano fake-news e falsi allarmismi. Voi statene fuori, a costo di sembrare naïf cercate di rimanere ottimisti che non significa negare i problemi ma continuare a cercare soluzioni. Non abbiamo bisogno di menagramo ma di gente che crede di potercela fare!.

In questi giorni stiamo imparando, in modo durissimo, una lezione fondamentale: i nostri comportamenti hanno sempre delle conseguenze che ci riguardano.


 

Chi si considerava furbo, convinto di non essere mai scoperto, o puntava tutto sul risultato nel breve sperando che nel futuro ci sarebbe stato tempo per recuperare, si sta tragicamente rendendo conto che tutto torna, molto prima e molto più violentemente di ciò che ci si poteva aspettare. A questa gente possiamo consigliare soltanto una cosa: fatevi un favore, siate altruisti!

 

| partem claram semper aspice |

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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