Internazionalizzare facile: esportare il proprio business nell’era digitale
Proviamo a capire meglio in cosa significhi davvero internazionalizzazione, quali sono le sue tappe fondamentali e a chi conviene intraprenderle.
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Proviamo a capire meglio in cosa significhi davvero internazionalizzazione, quali sono le sue tappe fondamentali e a chi conviene intraprenderle.
Durante la selezione del personale, tante parole vengono spese in termini di welfare, talent management, sistemi di valutazione delle prestazioni e competenze, clima aziendale, ma poca attenzione spesso viene dedicata alla prima azione gestionale in assoluto: la fase di inserimento! Ne parliamo in questo articolo scritto da Stefania Suzzi per Passodue.
Nella co-progettazione il vero valore sono le persone e il loro modo di lavorare assieme nell’ascolto e rispetto reciproco, nella condivisione di competenze, nella creazione comune di una intelligenza collettiva in grado di far fronte alle questioni più complesse.
Fare impresa da noi è un lavoro difficile, in un attimo si può precipitare giù, ma anche di grande coinvolgimento e soddisfazione per poi risalire. In un attimo si può precipitare giù, in fondo a un tunnel, da dove poi difficilissima è la risalita. In questo articolo Giorgio De Nardi racconta l’evento più clamoroso, inaspettato e devastante che ha terremotato la sua vita da imprenditore, nel 2012.
Gianluca Manuzzi è AD e co-owner di Viaggi Manuzzi Srl una tra le prime 5 agenzie di viaggi d’Italia (fonte Sole24Ore). È anche parte del consiglio di amministrazione di Travel Specialist Srl, che riunisce 20 tra le più grandi realtà del settore business travel con un fatturato cumulato di oltre 150 milioni di euro. Inoltre è membro del comitato turismo di Welcome Travel che raccoglie oltre 1000 agenzie sul territorio nazionale delle circa 8500 presenti nel nostro paese. Gianluca ci sembra quindi la persona più qualificata a cui rivolgere una serie di domande sul settore turismo, chiedendogli anche qualche consiglio per gestire al meglio le vacanze 2020.
A Carolina Guthmann e Piero di Pasquale, profondi conoscitori del mondo del lusso e delle dinamiche di mercato ad esso connesse, abbiamo chiesto un parere sul futuro di questo settore e – per estensione – dei gusti e delle tendenze che caratterizzeranno il consumatore post-corona virus.
Chi mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in un tempo in cui per settimane intere avremmo potuto lavorare da casa, lasciare la macchina in garage, dimenticare la follia di inquinamento, di riunioni senza senso, di prenotazioni ferroviarie A/R in giornata, di dribbling fra una fiera e l’altra, il formicaio impazzito di gente che esce tutta alla stessa ora e alla stessa ora rientra?
In questo contesto, ci è stata data la possibilità di sperimentare un’alternativa al nostro modo di vivere precedente.
Riccardo Urso ci parla di come i lavoratori, o ex-lavoratori over 50, rappresentano un’importante ma spesso invisibile risorsa, che spesso non trova collocazione nell’organizzazione del sistema produttivo. Negli ultimi anni sono infatti parecchie le associazioni che nascono proprio con lo scopo di rendere più visibili queste persone, spesso veri e propri fantasmi agli occhi delle istituzioni.
Fino a qualche tempo fa quando si parlava di branding si pensava immediatamente e quasi esclusivamente al logo, ai colori, al font. Fortunatamente con il tempo la disciplina del branding si è diffusa ma soprattutto evoluta. Vediamo insieme come pensare al brand in maniera olistica, basandoci sui 5 sensi.
Marketing e strategia oggi tendono è far innamorare i clienti. C’è una categoria di persone particolarmente esperte e ricettive rispetto a ciò: le donne. Per cui bisogna che tutti – a qualsiasi sesso appartengano – imparino a riconoscere e strutturare la propria componente femminile.