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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

Molti di noi stanno rientrando al lavoro dopo le vacanze estive, quel momento dell’anno nel quale si cerca di godere a pieno della libertà che nasce dai “senza”: senza orari, senza impegni, senza doveri. Per essere dunque liberi, in questa visione, si fa riferimento a cause esterne.

L’estate 2021 e tutte le restrizioni di cui è stata portatrice, legate al tema dell’epidemia Covid, ci ha messo di fronte a un nuovo scenario costringendoci, o dandoci l’opportunità, di ricercare e sperimentare un diverso tipo di libertà, quella che ha origine all’interno.

Ma cosa significa in pratica vivere liberi dentro e cosa possiamo fare per raggiungere questo stato? Esiste un percorso per liberarsi? Per noi si e te lo raccontiamo in 3 tappe.

nati liberi

Siamo nati liberi

La libertà è prima di tutto una scelta che nasce da dentro e si libera soltanto chi ha sperimentato l’assenza di libertà cioè chi ha superato, con consapevolezza e azioni volitive, situazioni in cui è stato o si è sentito costretto dentro qualcosa che non voleva. Nelson Mandela ad esempio, come racconta bene John Carlin in “Mandela, ritratto di un sognatore, nei 27 anni che ha trascorso in carcere ha scelto di vivere libero dentro: attraverso lo studio costante e la cura quotidiana di corpo e spirito si è mantenuto lucido e ha messo le basi di quella che è stata la sua attività per la liberazione del Sudafrica dall’Apartheid.

In questa visione la libertà ha più a che fare con uno stato dell’essere che con le circostanze esterne.


Per essere liberi dunque dobbiamo ricominciare a prendere contatto con chi siamo veramente, indagare il “perché” che sottende ogni nostra scelta senza accontentarci di una risposta comoda e preconfezionata.


Come ci ricorda spesso Padre Natale Brescianini “stare con la domanda” attiva un processo di auto-scoperta prezioso per ritrovare la propria autenticità.

Liberi

Prima Tappa – Chi sono? In cosa credo e a cosa do valore? Prenditi il tempo per riflettere e appuntarti un profilo di te, dei valori e delle convinzioni che ti muovono nel profondo.


Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui. – R. Bach


Agire da persone libere

Una volta che abbiamo preso maggiore contatto con chi siamo davvero (cercando una risposta approfondita, non limitata soltanto al ruolo che agiamo nella società), possiamo iniziare a muoverci da persone libere. Questo significa compiere azioni coerenti con i propri valori, prendendoci sempre la piena responsabilità di ciò che accade perché solo in questo modo abbiamo la possibilità di mantenere ciò che vale e cambiare ciò che non ci piace. Anche se apparentemente può sembrare un controsenso, per aprire la capacità di vedere lontano e costruire il futuro dobbiamo imparare a radicarci sempre di più nel presente, prestando piena attenzione alle azioni che svolgiamo e a quello che sentiamo. Questa rinnovata capacità ci consentirà di costruire la vita che desideriamo, di relazionarci in modo autentico e sostenuti dalla consapevolezza che è possibile uno scambio di valore libero in ogni contesto anche quello lavorativo tra colleghi o nel rapporto cliente/fornitore.

Seconda Tappa – Per una settimana presta attenzione alle tue azioni e chiediti: sto agendo in modo consapevole o è solo un automatismo? Questa scelta è coerente con chi sono e con i miei valori? Cosa posso e voglio fare di diverso e più sincero?


Far assomigliare la vita ai desideri, ricordarsi di essere sinceri – N. Fabi


Tornare ad essere liberi

Il risultato della libertà 

C’è un prezzo da pagare per la libertà? Essere noi stessi e agire in modo coerente ai nostri valori ci può portare a perdere relazioni, opportunità lavorative e “occasioni”. Ogni nostra azione ha infatti conseguenze interpretabili da diversi punti di vista. Concentrasi solo sugli aspetti negativi del nostro agire ha però due effetti collaterali pericolosi. Il primo è che crea alibi perfetti per mantenere lo status quo e non provarci neanche: meglio “schiavo sicuro” che “libero precario”. Il secondo è che ci distrae e ci allontana da quello che possiamo ottenere grazie a una vita più autentica e libera: un rinnovato entusiasmo per ciò che facciamo, un maggiore senso critico, uno sguardo “alto” che sposterà il nostro orizzonte un po’ più avanti. Il mondo diventerà un posto da esplorare in orizzontale e in verticale, ci verrà voglia di incontrare persone nuove, anche di imparare nuove cose e il tempo, fino a ieri nemico, prenderà spessore.

La libertà di essere se stessi porta all’evoluzione ed è contagiosa; sempre per citare un famoso discorso di Mandela, liberando voi stessi liberete anche gli altri.

Terza Tappa – Quando fai una scelta, dopo aver appurato che nutra la tua libertà, osservala in prospettiva e chiediti: sto agendo a servizio degli altri? In questo modo si attiva un percorso di espansione che vada oltre me?


Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile – P. Snow


Questo periodo non fa sconti a nessuno. Passarci attraverso è come ritrovarsi all’improvviso in uno spazio buio, dove i riferimenti esterni non sono più utilizzabili. Abbiamo provato per un po’ a procedere a tentoni ma passi falsi, vicoli cechi e rovinose cadute, ci hanno fatto sentire forte la necessità di una bussola che ci aiutasse a tracciare nuovamente la rotta.

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Per imboccare la giusta strada però non è solo necessario “vedere fuori” ma anche e soprattutto “sentire dentro” cercando la risposta ad alcune delle domande che ci poniamo in questo articolo. Interrogarsi può essere doloroso, perché c’è il rischio di scoprire di non sapere chi si è veramente, in cosa si crede e quale contributo è possibile offrire al mondo.
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Il senso di vertigine che deriva da questa esplorazione ha un sapore di cruda consapevolezza. È il gusto acre della libertà, cui bisogna abituarsi. Sa del lavoro duro che ci ha portato ad ottenerla e dei salti senza paracadute che sono serviti per raggiungerla.

| partem claram semper aspice |

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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