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“La libertà e la vita appartengono a quelli che le conquistano ogni giorno.”
Johann Wolfgang Von Goethe

di Alice Alessandri e Alberto Aleo

In questi giorni c’è un gran parlare della fine del lockdown. I commentatori più intransigenti si dividono in due fazioni: quelli che “tutto deve ritornare subito come era prima” e quelli che invece “tutto deve rallentare, dobbiamo smettere di rincorrere il consumismo e fare vite più semplici”. Noi apparteniamo alla schiera di coloro che vogliono prendere questa occasione per cambiare ma non ci piacciono le teorie involutive. Tornare indietro, dove “si stava meglio quando si stava peggio”, ci sembra retorica da attempati new ager. Non ci interessa quindi far parte delle due categorie sopra descritte e abbiamo una visione che vi spieghiamo attraverso le considerazioni che seguono.

La legge degli opposti

Il nostro amico e collega Massimo Franceschetti ripete spesso la frase “ogni fatto è amico” intendendo che quello che ci accade, che attiriamo nelle nostre vite, porta sempre un messaggio utile per la crescita. Il giudizio buono/cattivo, positivo/negativo che diamo alle cose non solo è soggettivo ma anche relativo. Basti pensare a tutte le volte che si soffre per qualcosa o si odia una determinata situazione ma poi, con la prospettiva del tempo, si è grati per essere passati dal di lì. Ogni cosa ha due facce. L’amore a volte fa paura perché temiamo di perdere ciò cui siamo legati, la luce è tale solo in contrasto con il buio e le vittorie non arrivano mai senza aver prima sperimentato qualche sconfitta. Perché allora non leggere nella costrizione in casa di questi mesi il suo opposto interpretandolo come stimolo alla libertà? Siamo certi che le nostre vite “precedenti” così imbrigliate da routine e impegni fossero davvero libere?

libertà

Forse un po’ dell’inquietudine che proviamo è vertigine per la nuova libertà conquistata, effetto collaterale dalla scoperta che possiamo vivere senza tutte le sovrastrutture e le sicurezze che reputavamo fondamentali.


La libertà, almeno quella dell’anima, è sempre un scelta personale e, come tale, può essere esercitata solo attraverso il libero arbitrio, prendendosi la piena responsabilità della propria vita.


Il paese più bello del mondo

Visto che abbiamo parlato di re-imparare ad essere liberi, parliamo anche della nostra attuale “prigione”: l’Italia! Siamo considerati il paese con il patrimonio culturale, artistico, storico e paesaggistico più ampio del pianeta: riteniamo sia da considerare un privilegio aver trascorso la quarantena tra tanta bellezza.

Italia

Un atro aspetto che ci contraddistingue nel mondo è la reputazione di cui gode il nostro popolo. Gli italiani sono considerati poeti, santi e navigatori, capaci cioè di creare arte, innalzare le anime alle più alte vette ed esplorare tutto ciò che li circonda. Bene, è ora di usare queste capacità a casa nostra che, per quanto detto prima, è uno dei posti più belli del mondo. Se fino ad adesso abbiamo messo a disposizione degli altri le nostre doti, è arrivato il momento per imparare a coniugare i talenti in modo riflessivo, occupandoci del nostro paese in modo da creare, elevare ed esplorare per noi stessi, migliorando così il luogo che ci fa da casa e prigione allo stesso tempo. Non fosse altro perché “fuori” almeno per il momento non possiamo andare.

Come abbiamo ricordato in un vecchio articolo, l’Italia e gli italiani sanno ribaltare i risultati quando meno te lo aspetti, tagliando per primi il traguardo anche se tutto sembrava perduto. Dobbiamo ricordarci di questa capacità che, ancora una volta, ci dimostra come tutto sia nella nostra testa e basti un cambio di punto di vista per modificare una realtà che sembrava fatalmente immutabile.

Dal downshifting al freeshifting

Tutte le considerazioni precedenti ci portano alla tesi finale che potremmo definire con un neologismo: freeshifting. Di cosa si tratta? In un certo senso è l’opposto dei suoi fratelli downshifting e upshifting , ovvero del rallentamento o accelerazione delle nostre vite conseguente ad un cambio di condizioni, come quello che stiamo vivendo.


Scegliere il freeshifting significa scegliere di essere liberi, di allargare la prospettiva invece che semplicemente abbassarla o alzarla.


Capire che tutte le cose contengono il loro opposto e basta guardarle in modo diverso per scoprirne le molteplici sfaccettature. Volgersi verso l’interno e non solo verso l’esterno per trovare risposte, rendendosi conto che sono i nostri condizionamenti e non le circostanze esteriori che possono renderci davvero liberi o imprigionarci.

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Per praticare il freeshifting dobbiamo disfarci di una vecchia idea di coerenza che replica il passato nel futuro, trattando il presente come una sorta di terzo incomodo.
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la vita è bella

Si può essere fedeli ai propri valori e al contempo rimettere in discussione modalità e -se serve- anche obiettivi. Non ci piace un mondo accelerato e cinico, concentrato ad accumulare ricchezza, ma nemmeno uno povero d’iniziativa che mira al “poco per tutti”. L’etica non è mai passiva e la sostenibilità, quella vera, implica la crescita anche economica.

Non sappiamo quando sarà possibile “tornare nel mondo”, ma a chi ci chiede consiglio per prepararsi a quel momento, suggeriamo di pensare ad esso come all’inizio di una vita più autentica e libera, di un futuro tutto da inventare secondo nuovi paradigmi. Sganciatevi da tutto ciò che eravate o avevate progettato a tavolino di diventare, mantenete solo ciò che conta veramente, solo ciò che vi rende felici e aprite le ali della libertà.

 

| partem claram semper aspice |

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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