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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

Intervista alla Prof. Mary Gentile, Virginia University

L’inizio di un nuovo anno può essere un momento difficile. La prospettiva di 12 mesi di duro lavoro e di impegno, per raggiungere obiettivi che sentiamo davvero lontani dai nostri veri sogni e dai nostri valori, potrebbe essere molto dolorosa. Ma siamo sicuri di dovervi rinunciare per avere una vita ricca e felice? Lo abbiamo chiesto a Mary Gentile – docente alla University of Virginia Darden School of Business – che, oltre 10 anni fa, ha creato il programma Giving Voice to Values, il cui scopo è quello di aiutare le persone a riconciliarsi con se stessi e con i propri valori profondi.

Mary Gentile

Non arrendetevi!

Grazie per avermi invitato a riflettere su questa domanda, così importante per tutti noi. Penso che spesso ci troviamo in situazioni professionali che non ci soddisfano perché crediamo di non avere scelta. Sentiamo la responsabilità di prenderci cura delle nostre famiglie, di pagare il mutuo o l’affitto, di risparmiare per l’istruzione dei nostri figli e/o per la nostra pensione, e così via. Pensiamo che sia troppo rischioso dire quello che pensiamo quando vediamo cose che ci sembrano sbagliate o anche lasciare una posizione “sicura” per trovare qualcosa di più soddisfacente e significativo.

L’ironia è che non è né sicuro né sano accettare situazioni che sono in conflitto con i nostri valori o che non soddisfano le nostre vere aspirazioni per la nostra vita. Se lo facciamo, ci troveremo sempre più infelici, cinici, stressati e lontani dalla persona che abbiamo sempre sognato di diventare. Non intendo sottovalutare la difficoltà di affrontare queste sfide, ma vi incoraggio a non sopravvalutare questa difficoltà… e a non sottovalutare nemmeno il costo di non farlo.

Guardare lontano

In un momento di rinnovamento come può essere l’inizio di un nuovo anno, permettetemi di incoraggiarvi a porre voi stessi nel cammino verso una più piena e completa espressione del vostro vero e più alto io. Cioè, invece di ritirarvi dalla sfida per paura, vi suggerisco di impegnarvi semplicemente in quello che io chiamo “l’esperimento di dare voce ai propri valori profondi” chiedendo a voi stessi:

    • Che cosa succederebbe se chiedessi di più al mio lavoro, o cercassi di rendere il mio ruolo attuale più soddisfacente, o anche cominciassi a esplorare nuove opportunità? Come sarebbe?
    • C’è una cosa che posso dire o fare, qualcosa che potrei imparare, una strada che potrebbe farmi migliorare il mio attuale status quo?

Il trucco è impegnarsi per un cambiamento tranquillo ma costante.


Efficacia contro verità

Dare voce ai valori non è un’impresa “tutto o niente”. Piuttosto, essere fedeli a se stessi è un processo che dura tutta la vita e comincia con un passo, con una domanda, con una persona, con la lettura di un libro… Si può definire questo obiettivo come un viaggio piuttosto che una singola, completa e definitiva meta. Solo così ci si può permettere di provare, i rischi sembrano minori, i tentativi falliti meno traumatici, e i successi saranno più immediati e tangibili, in grado di sostenerci fino al prossimo sforzo.

libri di viaggio

Suppongo che l’esempio più personale e immediato del successo di Giving Voice To Values sia l’ampiezza e la rapidità con cui è stato adottato in tutto il mondo. Dare voce ai valori è una metodologia per aiutare le persone ad agire più spesso, con più successo e con più naturalezza nel segno dei loro valori morali più profondi. Piuttosto che affrontare i valori e l’etica come se fossero solo una sfida intellettuale (decidere cosa è giusto) GVV parte dalla premessa che la maggior parte di noi sappia già cosa sia giusto. Semplicemente non crediamo che sia possibile agire in quella direzione con successo e senza rischi. Quindi GVV si pone semplicemente una nuovo quesito nel processo di educazione:


invece di chiedere “cosa è giusto?”, chiediamoci “una volta che sai cosa è giusto, come puoi farlo in modo efficace?”


Dopo aver costruito una pedagogia, un curriculum e una serie di materiali per aiutare le persone ad applicare le intuizioni di GVV, siamo rimasti sbalorditi dalla risposta entusiasta. Sentiamo regolarmente i manager, i giovani, i genitori, gli allenatori, i medici e gli infermieri, il personale delle forze armate, gli avvocati, i dirigenti, che ci dicono quanto questo approccio li incoraggi, li responsabilizzi, li ispiri. Quando ho costruito GVV, non avrei mai pensato di condividerlo con le Nazioni Unite, l’AIEA, l’esercito americano, i dirigenti sanitari in Medio Oriente, i consulenti finanziari in Australia, i giudici di Mosca, o i manager in Nigeria….

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Ma questa esperienza mi ha dimostrato che la maggior parte di noi vuole davvero sentirsi libera e fiduciosa e competente per agire sui propri valori più profondi e sul proprio io più vero.
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vai per la tua strada

Una nuova abitudine per un nuovo anno

Vorrei semplicemente suggerire che quando vi sentite scoraggiati o sconfitti alla prospettiva di agire sui vostri valori o di perseguire le vostre aspirazioni,


invece di chiedervi QUANDO per voi sarà possibile fare qualcosa, chiedetevi “E se iniziassi adesso? Quale sarebbe un buon primo passo”…e poi fare un tentativo.


Vedetelo come un percorso da compiere nell’arco dell’intero 2020, piuttosto che come un cambiamento totale… e festeggiare ogni passo. Solo in questo modo si può trovare soddisfazione lungo il cammino, perché oltretutto questo viaggio durerà tutta la vita e non si fermerà mai.

“Da una chiacchierata con Prof. Mary Gentile, Virginia University

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Per ulteriori informazioni su Giving Voice to Values, visitare  www.givingvoicetovalues.com e www.marygentile.com e/o contattare Mary C. Gentile PhD all’indirizzo GentileM@darden.virginia.edu.

| partem claram semper aspice |

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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