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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

Le emozioni sono la benzina che dà propulsione alla nostra vita. Esattamente come un qualsiasi carburante, esse possono esaurirsi. Il nostro “serbatoio emozionale” va dunque ciclicamente ricaricato, pena lo spegnimento del motore vitale che permette di agire, superare sfide e momenti difficili, raggiungere obiettivi ed evolvere. Le emozioni sono fondamentali anche per lavorare in azienda: servono infatti ad entrare in empatia con il cliente ma anche a legare con colleghi e collaboratori, comprendere i loro comportamenti, motivare e molto altro ancora. L’estate e le vacanze in generale sono un buon momento per ricaricare le nostre emozioni: ecco qualche considerazione e consiglio che vi aiuteranno a farlo.

Consumo emozionale

Esistono innumerevoli teorie sul funzionamento delle emozioni e, per quanto ci è noto, gli studiosi non sono ancora d’accordo in modo unanime nemmeno sulla loro classificazione. Noi vogliamo darvi il nostro punto di vista su alcuni aspetti che riguardano la loro utilità e speriamo possano aiutarvi ad usarle al meglio. Le emozioni, di qualsiasi tipo esse siano, rappresentano una spinta fondamentale in diverse situazioni:

  • creare e mantenere legami con gli altri
  • motivarci a raggiungere gli obiettivi
  • prendere decisioni, sviluppare opinioni e giudizi
  • attivare i nostri meccanismi di protezione e sopravvivenza

Ogni qual volta compiamo un’azione che fa riferimento ad una di queste attività “consumiamo” emozioni in modo più o meno consapevole. Si, perché non tutti sono abituati a sentire le emozioni e a riconoscerle distinguendo le une dalle altre.


Quando agiamo senza essere presenti a noi stessi e consapevoli di ciò che sta accadendo fuori e dentro di noi, viviamo guidati da automatismi che consumano e logorano le nostre energie emozionali.


Photo Kenny Timmer on Unsplash

Rivolte emozionali

Nonostante il consumo di emozioni possa essere inconsapevole, i suoi effetti non lo sono per niente. Sempre secondo la nostra esperienza, esistono due tipi di reazione quando le batterie emozionali sono totalmente scariche: ci spegniamo perdendo la motivazione ad agire oppure siamo soggetti a scoppi nervosi e convulsi che rischiano di compromettere le relazioni e metterci nei guai.

Se recentemente siete incappati in uno o entrambi questi effetti, molto probabilmente le vostre emozioni hanno bisogno di manutenzione! Prima di scoprire come ricaricarci, capiamo insieme come evitare di arrivare nella “zona rossa” del nostro serbatoio emozionale, fermandoci prima di rimanere a secco. Ecco quindi un’analisi degli elementi che contribuiscono ad esaurire in fretta la nostra carica emotiva.

  • PERSONE – Le emozioni sono fondamentali nelle relazioni e per questo dobbiamo fare attenzione ai “vampiri energetici”, persone cioè in grado di succhiare l’energia vitale, lasciandoci svuotati e affranti. Se avete individuato questi personaggi tra i vostri legami frequentateli con attenzione e parsimonia. Un altro aspetto da curare è la “contabilità interna” con cui alcune persone gestiscono i rapporti umani. Più tentiamo di mantenere un saldo positivo nel dare/avere con chi ci circonda, più esauriremo le nostre energie nel tentativo di farlo. Il nostro consiglio? Arrendetevi all’idea di poter dare di più: non è quello che vi esaurirà bensì la fatica spesa nel controllare i conti!
  • OBIETTIVI – Ci vuole tanta energia per raggiungere i traguardi, soprattutto quelli che non attivano naturalmente la motivazione. Cercate dunque di selezionare obiettivi con un buon contenuto emotivo ovvero in grado di muovere la vostra passione. Soldi, potere o altri scopi materiali hanno un pessimo rapporto con le emozioni: le usano ma non le nutrono. Individuate sfide che vi facciano sentire il gusto della conquista e lottate per mete che vi pompino nelle vene autentiche scariche emotive.
  • PENSIERI – I pensieri innescano emozioni e le emozioni attivano pensieri. Vale la stessa cosa per giudizi e decisioni. Tenetene conto, cercando di dare rilevanza alla componente emotiva dei vostri processi mentali. Molti di noi sono stati abituati a reprimere le emozioni, con il risultato di non averne il controllo e di non riconoscere se il serbatoio emozionale si stia caricando o scaricando. Prendete l’abitudine dunque di chiedervi “Come mi fa stare questo pensiero? Cosa c’è dietro questa decisione o presa di posizione?”.
  • CONTESTO – Siamo abituati a costruirci zone di confort dentro le quali sentirci al sicuro. Restringere il nostro mondo riduce la possibilità di sperimentare nuove emozioni anestetizzandoci e al contempo frustrando il nostro bisogno di evasione. Provate a misurarvi in nuovi contesti, spezzate le routine, uscite consapevolmente dai personaggi nei quali vi siete calati e assaggiate le emozioni che ne scaturiscono: scoprirete un mondo colorato da nuove tinte emotive.

sentire le emozioni

Ricaricare le emozioni

L’essere umano è formato da tre centri: il corpo, la mente e il cuore. Essi sono interconnessi, per cui possono influenzarsi a vicenda. Come sanno coloro che praticano sport, provare forti sensazioni corporee consente di scaricare le scorie emozionali e fare nuovo spazio dentro di noi.


Sentire e agire le emozioni con il corpo porta grande beneficio ma necessita di pratica e disciplina.


La stessa cosa vale per il rapporto tra mente e cuore che, tradizionalmente, sono visti come elementi contrapposti. Eppure, come detto nel paragrafo precedente, all’apice di un pensiero può innescarsi un’emozione o quest’ultima può scaturire da un’immagine mentale. È per questo che gli esperti di meditazione e mindfulness non insegnano a “bloccare” la mente (cosa peraltro impossibile) quanto piuttosto ad usare a nostro favore la sua capacità creativa, quella che permette di visualizzare e accendere il campo emotivo.

batterie emozionali

Se tutto questo vi sembra ancora un po’ complesso e lontano dalle vostre abitudini, un semplice metodo per ricaricarvi è stare a contatto con la Natura e, se vi è possibile, viaggiare per scoprire luoghi e culture diverse. Queste due attività hanno il magico potere di allargare gli orizzonti, riportare la vita ad una giusta scala e aprirci a nuove possibilità così da restituirci pura energia vitale.

C’è poi un’azione potentissima e alla portata di tutti: manifestare la propria gratitudine.

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Impegnatevi a dire grazie, a cercare la lezione nascosta in ogni avvenimento, chiamate qualcuno per ricordargli quanto sia importante per voi ed esprimete chiaramente le vostre emozioni. Nel farlo le libererete rigenerandole perché il segreto della “ricarica emozionale” non è nel prendere bensì nel dare.
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Buona estate a tutti!

PS Vi state chiedendo se esistono emozioni positive, che è bene ricaricare, e negative da cui star lontani? Secondo noi tutte le emozioni sono un dono e tutte sono utili ad uno scopo se vissute in consapevolezza. Alcune volte però, sopratutto quando represse, certe emozioni, come ad esempio la rabbia, possono manifestarsi in modo violento o inappropriato. È dunque la manifestazione emotiva da rimodulare imparando a prendere coscienza e confidenza con l’emozione che l’ha generata.

| partem claram semper aspice |

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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