Se vogliamo essere efficaci nella vendita dobbiamo creare soddisfazione nel cliente a tre livelli: fisico, mentale emozionale. Scopriamo come in questo articolo di Serena Calderoni.
È fondamentale fornire strumenti che aiutino consumatori e aziende a confrontarsi sui veri bisogni in campo, nell’interesse di entrambi. Non c’è infatti niente di meglio di un cliente soddisfatto da un’azienda che ha saputo capirlo a fondo, intercettando correttamente le sue richieste. Seguiteci dunque nell’analisi del processo di scelta.
Nonostante la buona volontà e gli sforzi che si fanno per soddisfare chi ci sta di fronte, capita che il cliente si arrabbi e perda le staffe. Sono sicuramente momenti spiacevoli, non semplici da gestire, che nei casi più aspri ci scuotono a tal punto da precipitare anche noi in uno stato di frustrazione e rabbia che amplifica, peggiorandola, la tensione. Cosa fare dunque? Ecco qualche consiglio per gestire il cliente arrabbiato.
Ogni bravo commerciale sa che uno degli aspetti determinanti per arrivare alla vendita consiste nel comprendere pienamente di cosa ha bisogno il cliente. Fino a qui nulla di nuovo, se non fosse che parlare di bisogni in modo generico è limitativo e potrebbe portare fuori strada. In questo articolo vi presenteremo metodi e strumenti per esplorare il complesso mondo delle esigenze del cliente cosi da liberarne la capacità di scelta e guidarlo verso la massima soddisfazione, nella certezza che un cliente contento è la chiave del successo.
Sempre più spesso nel mondo del business si sente parlare di empatia: comunicare in modo empatico, rendere empatici i prodotti e i servizi, essere empatici con il cliente e via dicendo. Ma cosa è davvero l’empatia, soprattutto come svilupparla in un contesto professionale? Nell’articolo che segue proveremo a dare una risposta a queste domande.
A nostro avviso l’aria che si respira sui mercati è cambiata e i modelli per avere successo si sono modificati: dal venditore furbo e spietato si è passati a quello etico e dall’azienda basata sul comando e controllo, di stampo militaresco, si sta gradualmente transitando verso una nuova metafora organizzativa e relazionale ispirata all’amore che proviamo a raccontarvi nel nuovo libro.
In un mercato popolato da infinite possibilità, sempre più spesso scegliamo di comprare da chi ci da fiducia, ci trasmette entusiasmo e da prova di professionalità e correttezza. Sono tutte qualità che il venditore deve sviluppare prima di tutto all’interno di sé, perché solo così facendo avrà valore da offrire.
Durante il primo incontro con il cliente la cosa migliore da fare è non trattarlo come tale! Nella fase iniziale dovrete dimenticarvi di voler vendere qualcosa ma concentrarvi soltanto sulla persona che avete davanti.
Qual è il miglior atteggiamento da tenere con il cliente per dar subito una prima impressione positiva e mantenere una buona relazione nel tempo? Secondo la nostra visione è il comportamento pro-attivo che si contrappone a quello reattivo.