Come è cambiata la nostra gestione della relazione con il cliente dopo 15 mesi di pandemia? E come gli strumenti digitali ci possono aiutare e supportare in questo periodo?
Per parlare di customer care cominciamo con il definire l’”aver cura” come il prendersi a cuore, pre-occuparsi, aver premura, dedicarsi a qualcuno. Così definito il customer care diventa una pratica, un modo di agire all’interno delle nostre organizzazioni per mantenere e rafforzare la relazione con il cliente.
Ripartiamo da cinque
Possiamo individuare 5 skills fondamentali del prendersi cura della relazione con il cliente:
- La capacità di attenzione per l’altro: definisce l’attitudine a volgere lo sguardo sul nostro interlocutore. È la capacità di focalizzare con atteggiamento allocentrico (in contrapposizione con quello egocentrico) il mio modo di pensare e di sentire, nel vero spirito di servizio.
- La capacità di ascolto: un ascolto attivo ci restituisce la possibilità di far entrare quello che l’altro dice senza giudizio, senza concettualizzazioni e filtraggi da parte delle nostre griglie cognitive. A tutto vantaggio delle comprensione e della valorizzazione del nostro interlocutore.
- La capacità di comprendere: comunicare all’altro che tu sei li per capire prima di agire. L’atteggiamento della comprensione si esplica nel dialogo, uno scambio continuo dove dico quali sono le mie ragioni, cosa penso e quali motivazioni ci sono dietro azioni e richieste, desideri e aspettative.
- La capacità di dimostrare empatia: ovvero la qualità di “farsi toccare” dall’altro anche nei momenti di difficoltà, di rabbia, di rottura. L’empatia è uno strumento potentissimo che, pur essendo sulla bocca di molti, è ancora poco conosciuto ma se ben sviluppato ci permette di innescare legami più profondi e veri.
- La capacità di prendersi la responsabilità: nei momenti di difficoltà, per trasformare situazioni di criticità in opportunità, per trovare soluzioni insieme e, ancora una volta, rinforzare la relazione.
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Relazioni Digitali
Sono le skills relazionali, e non solo la preparazione tecnica, che ci guidano nella nostra quotidianità durante tutte le fasi del customer care, che si tratti di post o pre vendita, in un ottica di reciprocità, di scambio, e rispetto. Ho voluto sottolineare pre e post vendita, perché siamo tradizionalmente abituati a pensare al servizio al cliente e al customer care come attività che si svolgono successivamente all’azione commerciale.
Ricordiamoci invece che la nostra capacità di offrire supporto e assistenza, in modo pro-attivo, inizia sin dai primi momenti di ingaggio.
Il contesto particolare del Covid ci ha portato a cambiare alcuni metodi e procedure lavorative e, in alcuni casi, ad inserire nuove interfacce di contatto con il cliente, quali i canali digitali. Strumenti che sono diventati alleati importanti per continuare a gestire la relazione e sviluppare nuovi modi di “aggancio”. Essi possono diventare opportunità per rinforzare i rapporti, a patto però di conoscerne le dinamiche e rispettarne le regole.
Il digitale infatti non può essere inteso come surroga della componente umana della relazione, bensì amplificarla e rendere più accessibile il contatto tra persone.
Come ci ha insegnato Marshall McLuhan “Gli strumenti tecnologici digitali non sono neutri. Non tutti i media sono uguali: ci sono strumenti freddi e caldi”.
A noi il compito di scegliere quello più opportuno e adeguato ai nostri obiettivi.
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Il momento per cambiare
In questo periodo storico è particolarmente importante curare la relazione con il cliente per dimostrare maggiore vicinanza. In un momento dove spesso le restrizioni richiedono distanza fisica, è necessario rivedere la strategia d’ingaggio in ogni fase della customer experience, soprattutto là dove il cliente potrebbe avere più bisogno d’aiuto.
Dimostrare maggior empatia e andare a verificare la soddisfazione rispetto a ciò che proponiamo, non è utile solo ai nostri interlocutori ma anche a noi stessi.
Ciascuna organizzazione infatti, sia essa una azienda, una impresa sociale o una cooperativa, ha necessità di dedicare tempo alla relazione con il cliente per verificare la qualità dei prodotti/servizi che propone, per ricevere feedback costruttivi utili per migliorarsi e per progettare nuove offerte, vedendo così accrescere fedeltà e reputazione grazie alle quali costruire un clima di lavoro più sereno. Proprio a questo scopo è importante saper selezionare lo strumento giusto, adeguato al momento, alla richiesta ricevuta dal cliente, e allo sviluppo e all’impulso che desideriamo dare alla relazione con il nostro interlocutore. Addestrarsi ad usarlo con percorsi educativi professionali, che fondano competenze e capacità, lasciando poco spazio all’improvvisazione ma preservando la creatività di ognuno.
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Le 5 skills fondamentali per il customer care sono competenze guida sia quando ci relazioniamo da remoto, sia quando l’incontro con il cliente è più diretto: l’attenzione, l’ascolto, il dialogo, l’empatia sono lo specchio della nostra capacità di gestire in modo efficace la relazione e, in ultima analisi, il rapporto con il mercato.
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| partem claram semper aspice |
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