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di Alberto Aleo e Andrea Maffucci

I numeri di Youtube sono impressionanti: ogni mese 2,2 miliardi di video vengono visti nel mondo, con record assoluti di 1,7 miliardi di visualizzazioni per un singolo clip (per la cronaca è Gangnam Style), casi di Vlogger (video-blogger n.d.r.) diventati delle vere e proprie star tra cui anche qualche italiano come The Jackal.  Se non bastassero questi dati a convincervi ad integrare i video alle strategie di promozione del business, aggiungeremo che i vostri post sui social otterranno fino a 70% di click in più se conterranno immagini in movimento. Ma come realizzare un video promozionale homemade se non siamo registi e non abbiamo un budget a disposizione? Ce lo facciamo dire da Andrea Maffucci di Type&Tape, videomaker di professione.

video promozionale homemade

“Le belle storie capitano a chi le sa raccontare”

Un video promozionale per essere efficace deve catturare l’attenzione nei primi 5 secondi dentro ai quali dovrete essere in grado di rendere credibile la vostra storia. Andrea consiglia di andare dritti al punto, dicendo cosa fate e non trascurando il come e perché. Se lo scopo del vostro video è commerciale, esponete quali risultati e vantaggi potrà ottenere il cliente dall’acquisto dei vostri prodotti o servizi. Anche le belle storie, se male raccontate, risultano noiose o poco efficaci: con il vostro script dovrete generare emozioni, chiarire chi siete e di quali valori siete portatori, coinvolgendo lo spettatore in modo che possa immedesimarsi. Come fare? Iniziate ripassando l’articolo V di Vantaggi. Nella parte finale del filmato non dimenticate di fare un chiaro invito ad agire dicendo cose tipo “se vuoi acquistare clicca su…”, “trovi la scheda di iscrizione qui…”.

collage videomaking

E per lo stile di ripresa cosa ci consigli Andrea? “Non siete Scorsese quindi non complicatevi la vita con dialoghi e riprese complesse: spontaneità ed entusiasmo andranno benissimo e faranno scattare l’empatia”.

Siamo in bolla

È venuto il momento di darvi qualche consiglio tecnico. Prima di tutto, se per le vostre riprese utilizzerete un telefonino, assicuratevi che la sua videocamera sia almeno da 5 mega pixel. Posizionatelo in orizzontale (le riprese verticali sono “da pelle d’oca” ma in senso negativo). Assumete una presa salda tra pollice ed indice, utilizzando l’altra mano per cliccare sullo schermo in modo da mettere a fuoco. I vostri piedi dovranno essere saldi e la posa non dovrà affaticarvi, usate quindi un appoggio per i gomiti. Se riprendete delle persone chiedete loro di indossare abiti a tinta unita, preferibilmente scuri con pochi contrasti. La luce dovrà essere o dietro le vostre spalle o al lato del soggetto. Può essere utile per orientarla usare uno schermo riflettente: vanno bene fogli di carta grandi o qualsiasi cosa abbia uno sfondo bianco (vedi foto). Per l’audio, se ne avete la possibilità comprate un microfono esterno altrimenti usate la mano a cono per convogliare i suoni verso il telefono. Se c’è un parlato chiedete ai vostri “attori” di non sussurrare le battute ma di recitarle in tono udibile.

Ogni cosa al suo posto

Adesso si tratta di mettere in ordine il girato ovvero di montarlo in una sequenza credibile. Andrea consiglia di fare più riprese con diversi tipi di inquadrature in modo da dare movimento alla vostra storia. Ad un primo piano del soggetto andrà infatti alternato un totale del luogo dove si svolge l’azione, per poi magari tornare sui primi piani ed arricchire il tutto con qualche dettaglio. Ricordatevi di non fare salti di scala: dal piccolo si va crescendo verso il sempre più grande e viceversa, nel montaggio non passate quindi dal dettaglio al totale. Imovie ed altri software vi aiuteranno ad arricchire il vostro filmato di titoli e scritte per sottolineare i concetti principali. Non usate però troppi effetti e troppo diversi tra loro: stancano gli spettatori e rendono il vostro film un pò naif.

Consigli finali

Ok Andrea, ci dai qualche irrinunciabile dritta per ottenere un buon prodotto finitocornice?

Ci sono alcune cose da tener sempre a mente. Ecco un elenco

  • non usare mai lo zoom
  • usare il telefono sempre in orizzontale
  • evitare singole inquadrature statiche
  • no ai dialoghi con soggetto lontano dal microfono o troppi rumori di fondo
  • evitare movimenti inconsulti (assumere posizione stabile) o vibrazioni (respirare tranquilli)
  • nelle inquadrature non ponete il soggetto al centro ma su un lato, magari mettendo qualcosa su un piano diverso e sul lato opposto a far da cornice (vedi foto)
  • non improvvisare i testi, piuttosto scrivetevi una traccia
  • sperimentate, studiate le reazioni del pubblico e… imparate dagli errori!


Ma siamo proprio sicuri che seguendo i consigli di Andrea il risultato sarà accettabile?

| partem claram semper aspice |

Le foto utilizzate – là dove non siano di proprietà della redazione o dei nostri ospiti – sono acquistate su Adobe Stock e IStockPhoto o scaricate da piattaforme come UnSplash o Pexels.

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Un percorso accademico non convenzionale insieme ad una carriera manageriale che è durata più di un decennio nel ruolo di responsabile marketing e di direttore vendite per note aziende italiane, mi hanno trasformato in un “architetto” di strategie di mercato. Nel 2011 ho fondato insieme a mia moglie Alice lo studio di consulenza e formazione Passodue il che mi ha permesso di poter mettere a disposizione dei clienti un bagaglio di esperienze e conoscenze molto vario, che spazia dall’economia, al marketing, alla gestione di reti commerciali.

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