Una storia non raccontata è una storia che non esiste. Allo stesso modo un business non raccontato è un business che non esiste. E tu… Sei certo di dare la giusta importanza al racconto di ciò che sei, dei tuoi perché, ma anche semplicemente delle tue caratteristiche? Soprattutto ti sei mai chiesto cosa della tua impresa o dei tuoi servizi è davvero interessante?
Molto spesso crediamo che il nostro sito, le nostre pagine social, il nostro profilo Linkedin siano esaustivi. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Altre volte siamo così preoccupati di dare di noi un’immagine incredibile che ci dimentichiamo la cosa più importante… il racconto di noi deve essere soprattutto credibile!
Nella maggior parte dei business plan si alloca molto tempo (e cospicue risorse!) per realizzare prodotti e mettere a punto servizi, ma si considerano come accessori gli investimenti in comunicazione. E pensare che la maggior parte dei problemi delle aziende e dei professionisti deriva principalmente dal sottovalutare questo aspetto.
Ma andiamo con ordine e proviamo a capire, attraverso qualche semplice consiglio di storytelling, cosa puoi fare per trasformare il tuo business, il tuo brand, te stesso in una storia INcredibile. É chiaro che ogni realtà è unica, e che non basta un articolo per fare una strategia, ma ci sono spunti utili a tutti, guardiamoli insieme.
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Storytelling: cosa raccontare
- Non siamo più negli anni 80 e i 90 sono finiti da un pezzo, quindi sii onesto, non puoi risolvere qualunque problema, ma probabilmente quelli che puoi risolvere li puoi risolvere al meglio. Il tuo prodotto non è il migliore in commercio, ma sicuramente è il migliore per la tua nicchia di mercato. Oppure ha il migliore rapporto qualità/prezzo… o il tuo servizio post vendita è impeccabile… io non lo so, ma tu sì e devi trasferire questa peculiarità al tuo pubblico.
- Racconta cosa ti ha spinto verso la tua scelta imprenditoriale, certamente nella tua azienda o nei tuoi servizi c’è molto di te, non credere che questo non interessi. Pensa ai brand che più amiamo, ciò che vendono è solamente una piccola parte di ciò che rappresentano per noi. I tuoi perché sono importanti!
- Sicuramente non sei perfetto, ma sicuramente sei unico. Parla anche dei tuoi limiti, dei tuoi difetti, dei momenti in cui sei caduto e ti sei rialzato. Quelli che non perdono mai non esistono, per questo nessuno si avvicinerà a te se trasmetti l’idea che tu sia infallibile. L’infallibilità è una bugia.
- Non raccontare cosa vendi ma racconta come il tuo prodotto o il tuo servizio possono risolvere un problema. Mettiti sempre nei panni di chi ti deve scegliere.
- Vuoi far vedere quanto vali? Allora condividi ciò che sai senza timore che i concorrenti ti possano copiare o che il tuo cliente possa fare a meno dei tuoi servizi a pagamento.
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Storytelling: come raccontare
- Pensa sempre a chi ti rivolgi più che a te stesso. Cosa ti chiedono di solito i tuoi clienti? Che parole utilizzano? É meglio essere semplici, a costo di non essere esaustivi dal nostro punto di vista, ma comprensibili a chi ci deve ascoltare. La semplicità è la parola chiave. Frasi semplici, concetti ancor più semplici. Vale per qualunque comunicazione.
- Parla di te e del tuo lavoro come se ti rivolgessi ad un amico, non ad un potenziale cliente. Non cercare di convincere. Sono certa che molte volte hai raccontato a qualcuno che non conoscevi cosa fai e perché, magari a tavola chiacchierando del più e del meno, e sono certa che ti brillavano gli occhi. Ecco, qualunque sia lo strumento che utilizzi questo è il tipo di relazione che devi creare.
- Non ti dimenticare i colori, i suoni, i sapori. Siamo fatti di sensazioni, siamo fatti di emozioni. Fai attenzione alle pubblicità delle auto, spesso sono un esempio perfetto di come trasmettere concetti attraverso le emozioni. Non ci sono solo le parole, anzi, oggi più che mai amiamo le immagini e i video. Tutto parla di te. Tutto comunica.
- Non dimenticare la costanza, la tua presenza deve essere continuativa qualunque canale di comunicazione tu scelga.
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Storytelling: dove raccontare
- Il canale principale del nostro tempo è certamente il web, non puoi non avere una presenza online, ma ricorda che il web è come una mappa pressoché infinita e tu non puoi essere ovunque. Concentrati sui canali che sai di poter gestire, non devi avere una presenza massiccia, devi avere una presenza curata.
- Non dare per scontato che tu debba avere un sito, in molti casi è sufficiente un social network per soddisfare aspettative e richieste dei tuoi potenziali clienti. La scelta dipende prima di tutto dalla tipologia di pubblico e poi dalle risorse (di tempo ed economiche) che puoi dedicare alla gestione.
- Scegli in base alla tipologia di business. Trovo ancora ristoranti e negozi che non hanno il posizionamento in mappa o gli orari di apertura. Liberi professionisti che su Linkedin hanno foto profilo di 10 anni fa… oppure che non ce l’hanno! Presidiare un canale (che sia Instagram, Facebook, Telegram, Tik Tok, Linkedin o il tuo sito) significa esserci, che equivale a tenere le informazioni aggiornate e a rispondere alle richieste di informazioni o commenti.
Attenzione! Qualunque tipo di comunicazione, anche la più efficace, perde il suo valore se il protagonista non sei tu, con la tua storia in carne e ossa, insieme alla tua azienda.
Per questo anche se non ti occupi di comunicazione o marketing, e c’è chi lo fa per te, non puoi sottrarti dall’essere protagonista. Ma soprattutto ricorda che comunichiamo e facciamo marketing in ogni istante della nostra vita, anzi spesso lo facciamo quando non ne siamo consapevoli.
Internet è un grande palcoscenico, un’opportunità straordinaria per chiunque, se sarete coerenti e saprete scegliere modi, tempi e spazi, ne potrete godere tutti i vantaggi.
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Grazie, è stato molto interessante.
Buona serata
Grazie a te per averci letto