Ogni volta che mi approccio alla scrittura di un articolo mi viene l’ansia. Inizio a scartabellare pezzi già scritti, vecchie lezioni, pagine web per prendere spunti. Apro tanti file e leggo, raccolgo informazioni, e più leggo e più le idee si affastellano aumentando il livello di stress e ansia. Cerco allora di dare ordine a pensieri scomposti, scrivo e cancello e riscrivo “ma cosa scrivo? e dov’era quel pezzo che mi piaceva?? E quella cosa che avevo letto?”…..STOP! Silenzio. Ora basta! Chi è che comanda? La danza del dialogo interno funziona così, pensieri stratificati in un processo immaginativo senza fine, totalmente fuori controllo. A un certo punto mi fermo e mi osservo. Sono io che comando, non la mia mente, macchina meravigliosa che anziché essere la tiranna indiscussa può diventarmi amica.
Schiavi dei propri pensieri
Uno dei presupposti da cui partire è che la nostra mente non distingue ciò che è ricordato da ciò che è immaginato. La mente costruisce, immagina, elucubra, inventa, sogna, insiste… Ecco, intanto accorgiamoci di questo: osservare il suo incessante lavorio è il primo passo per renderci conto di quanto è forte il potere assorbente dei nostri pensieri e di quanto poco siamo qui e ora rispetto a ciò che stiamo facendo. Un esempio? Guidare l’auto. Dove siamo mentre guidiamo? Beh, siamo in macchina…. Invece no! Siamo ovunque i nostri pensieri ci portano. Mentre il nostro corpo esegue comandi automatici diventati parte della nostra competenza inconscia, noi vaghiamo fra la spesa da fare, la serata che ci aspetta, l’appuntamento, “oh no! ho dimenticato quel documento, vabbè dopo scrivo una mail e me lo faccio mandare, e non mi sento tanto bene oggi, dai non cominciare a lamentarti, sono in ritardo! stai calma e respira….. “. Intanto l’uscita dell’autostrada è passata, o la stazione di servizio a cui fare benzina, e “frena!! opss, tamponamento mancato per un pelo”…. STOP! Devo respirare. Solo a scriverla tutta questa sbrodolata di pensieri sento stress e ansia. Eppure è cosi che viviamo la gran parte del nostro tempo, e sfiderei chiunque a non essere sfinito a fine giornata.
L’ansia viene dal futuro
L’ansia è sorella della paura. La paura è la nostra emozione più antica: la proviamo venendo al mondo e nel corso della vita davanti a un pericolo che metta a rischio la nostra incolumità fisica, quando ne va della nostra sopravvivenza: ad esempio se un cane inferocito si para davanti a noi, o percepiamo l’arrivo di una tromba d’aria, o ci balza il cuore in gola di fronte a una biscia durante una passeggiata nei boschi. In tutti questi casi proviamo paura e questa emozione ci protegge perché ci fa reagire al pericolo. L’ansia le assomiglia ma è molto più subdola.
Mentre la paura nasce da un pericolo reale, l’ansia emerge da un pericolo immaginato.
Gli effetti sul corpo sono simili: un tuffo al cuore, paralisi o fuga, un balzo all’indietro, il respiro che accelera. Pensa ad esempio alla riunione in cui presenterai quel progetto per te importante e che il capo dovrà approvare o a quell’appuntamento con il cliente arrabbiato a cui sei chiamato a dare soluzioni, ancora a quello speech che terrai di fronte a una platea o all’esame di fine percorso da cui dipende la certificazione che tanto desideri.
Come ti senti? Ti fai stai facendo prendere dall’ansia o ti stai concentrando sulle cose da fare per raggiungere il tuo obiettivo? L’adrenalina che si scatena nel nostro corpo di fronte a una situazione difficile da affrontare è sana, ci fa muovere per prepararci al meglio, ci stimola ad agire. Allora quando sentiamo che il cuore batte forte non chiamiamola ansia, chiamiamola VITA!
Lo stress viene dal passato
Facciamo un salto all’indietro e andiamo ora a scartabellare nel nostro passato. Da dove viene questo senso di affaticamento, stanchezza, difficoltà a prendere sonno che non ci dà tregua? Il passato si organizza in una serie di esperienze, di ricordi fluttuanti di cui spesso restiamo schiavi: possiamo imparare da ciò che accaduto oppure appesantirci di inutili zavorre che non vogliamo lasciare andare perché le sentiamo parte di noi e, in fondo, ci siamo affezionati.
Lo stress viene da una stratificazione di momenti non conclusi, esperienze senza un completamento, file aperti in attesa di una soluzione e da quel cumulo di puntini sospesi che caratterizzano le nostre vite.
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Lo stress è come una serie di scatoloni accatastati in un angolo che ormai non vediamo nemmeno più, non accorgendoci di quanto spazio occupino e di quanto ne tolgano a ciò che di nuovo e diverso potrebbe entrare. Mi rivolgo a te, sì, proprio a te che sai di cosa parlo: è ora di fare pulizia!
Questo è il piano per mettere in ordine la mente:
- fermati e considera le tue priorità (cosa è importante per te in questo preciso momento? Qual è il tuo obiettivo? Da dove puoi partire per raggiungerlo?)
- concludi ciò che hai procrastinato o lasciato in sospeso
- butta tutto ciò che non ti serve più (pensieri inutili inclusi!)
- affronta quel collega con cui hai discusso senza chiarirti
Questi consigli ti aiuteranno a fare pulizia nella RAM, come si fa coi file obsoleti di un computer, e liberare spazio!
L’articolo giunge al termine, è stato un bel viaggio e ti ringrazio per avermi accompagnato perché ora mi sono rilassata.
Riassumo i consigli per superare stress e ansia:
- fermati
- torna in contatto con il corpo: fai una passeggiata, attività fisica, lavori manuali
- porta l’attenzione alle sensazioni, a ciò che vedi intorno a te, ai profumi, alla superficie di ciò che stai toccando, al movimento dei tuoi muscoli
- contatta il tuo respiro
- accetta ciò che è
- discerni ciò che è reale da ciò che è solo immaginato
E ricorda che il presente è l’unico momento in cui la vita accade.
Buona Vita!
Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.
Alda Merini da “Il mio passato”
| partem claram semper aspice |
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Che meraviglia, grazie. Riconnettermi con me stessa è la cosa che cerco di fare più spesso quando sto attraversando dei periodi di forte stress, ma devo ammettere che per me non è sempre facile farlo. Troppo spesso mi lascio trascinare da stati d’ansia e sentimenti negativi che mi portano anche problemi a livello fisico come mal di testa e dolori allo stomaco. Volevo chiederti se secondo te i rimedi naturali, come la valeriana ad esempio, possono aiutare a tenere sotto controllo l’ansia. Ho letto di questo rimedio su guna e mi sono incuriosita. Grazie