di Alice Alessandri e Alberto Aleo
L’estate è in pieno svolgimento: chi si accinge a partire e chi invece a godersi la propria città mescolandosi ai turisti. Qualunque sia il vostro progetto, questo periodo sarà certamente tra i più intensi di incontri e confronti con culture e nazionalità diverse. Il nostro essere italiani e l’immagine del nostro Paese emergono principalmente d’estate. Solo in Italia infatti questa stagione è così importante commercialmente e culturalmente: noi abbiamo “inventato” l’estate come direbbe Jovanotti, lo abbiamo fatto attraverso le vacanze estive più lunghe di qualunque altro paese, il gelato, la riviera e tanto altro. Sia che parta o che resti, l’estate è il momento in cui l’italiano torna a confrontarsi e a mostrare la sua italianità sul palcoscenico internazionale. Vogliamo dunque darvi alcuni consigli per diventare portatori sani della nostra peculiare identità: l’Italia infatti siamo noi!
L’ITALIANITA’ COME BRAND
Vi è mai capitato di camminare in una città straniera e, senza nemmeno aprir bocca, venire immediatamente riconosciuti come italiani? Sarà il portamento, lo stile o qualsiasi altra ragione, ma resta il fatto che ognuno di noi porta la scritta “Made in Italy” tatuata in fronte. Essendo una caratteristica indelebilmente connessa al nostro personal brand conviene utilizzarla al meglio. Come abbiamo imparato dall’analisi SWOT (ripassate la tecnica rileggendo il post dedicato), ciò che a noi sembrano debolezze dell’italianità, agli occhi di chi osserva invece possono apparire come forze e tratti distintivi. Nei paesi anglosassoni ad esempio siamo conosciuti per il gesticolare, parlare ad alta voce, essere esuberanti ed esageratamente complimentosi tratti solo apparentemente negativi ma in verità apprezzati se integrati al contesto. Anziché trasformarci in perfetti Lord, imitando improbabili accenti oxfordiani, proviamo a fondere il nostro stile con quello degli altri mantenendo la nostra identità e la nostra cultura. Scegliete dunque almeno un elemento della vostra italianità che vi piace per supportare la vostra immagine e la vostra mission personale.
IL GALATEO DELL’ITALIANITÀ
Ma in pratica che cosa conviene fare per confrontarsi efficacemente con le altre culture e diventare promotori dell’italianità? Prima di tutto bisogna conoscere un linguaggio attraverso il quale comunicare. Anche se state pensando di passare l’estate in canottiera sul balcone di casa, datevi l’obiettivo di ripassare il vostro inglese o di impararne le fondamenta. Esistono corsi di tutti i tipi, anche online gratuiti, per cui non avete scuse! Sradicare l’idea diffusa che noi italiani non sappiamo le lingue è già un buon inizio per riabilitare la nostra immagine. Un altro pregiudizio che potete contribuire a eliminare è che in Italia vada tutto male. Se le altre nazioni sono bravissime a promuovere la loro immagine paese, parlando bene del loro territorio e difendendone le scelte, noi italiani non perdiamo occasione per lamentarci. Provate invece a raccontare quello che in Italia va bene; parlate dell’arte, delle esportazioni in crescita, delle aziende che performano (ce ne sono tantissime!) ma anche di Valentino Rossi e della Ferrari, insomma focalizzate l’attenzione del vostro interlocutore sugli aspetti positivi che caratterizzano il nostro Stivale! Sorridete, fate assaggiare e spiegate il nostro cibo, date per primi l’esempio di non sporcare per strada e prendetevi cura del patrimonio artistico, dite “grazie” ai turisti che incontrate e studiatevi la storia della chiesa di fronte casa, davanti alla quale passate distrattamente da anni, così che quando incontrerete un turista incuriosito davanti alla sua facciata potrete offrirvi come guida. Insomma fate i promotori di Italianità con gesti piccoli, ma persistenti e quotidiani.
ESEMPI INTERNAZIONALI
Trascorrendo ogni anno alcuni mesi in USA, non possiamo fare altro che prendere ad esempio questa nazione, particolarmente abile a promuovere la sua immagine, per suggerirvi alcune tecniche di marketing paese. Qui su quasi ogni confezione c’è scritto “Prodotto con orgoglio in USA” e vi possiamo assicurare che leggerlo fa un certo effetto. Pur essendoci un’attenzione critica verso l’operato dei politici, nessuno si sogna di non rispettare riti, simboli e istituzioni governative nella consapevolezza che le democrazie – per quanto complesso sia il loro meccanismo elettorale – sono espressione della cultura e delle scelte di un popolo; infangarne i simboli è come prendersela con la nostra immagine nello specchio.
Se vogliamo veramente che qualcosa cambi dobbiamo iniziare a cambiare noi sin dai piccoli gesti quotidiani.
Ad esempio In occasione delle festività del 4 Luglio, particolarmente sentite qui a Boston, i cittadini hanno l’usanza di stringere le mani ai passanti e ringraziarli per essere venuti qui a celebrare la nascita degli Stati Uniti. Per altre riflessioni utili consultate l’articolo La Bellezza salverà l’Italia.
Quello che vi proponiamo non è di diventare fanatici nazionalisti ma invece di aprirvi alle altre culture mantenendo e difendendo l’ italianità, qualsiasi cosa questo termine significhi per voi, trasformandovi in venditori etici del nostro Paese. D’altronde noi italiani abbiamo sempre dato il meglio proprio quando ci siamo ibridati rivendicando orgogliosi il nostro contributo e la nostra diversità. Buona estate a tutti.
| partem claram semper aspice |
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