Di Alice Alessandri e Alberto Aleo
Nota: consigliamo di leggere questo articolo ascoltando la canzone “Ho imparato a sognare” dei Negrita
Si torna dalle vacanze con la valigia piena di sogni. L’estate è infatti il momento per riconnettersi con la parte più spensierata e fanciullesca di noi stessi.
Arrivati a casa, però, ci scontreremo con la realtà e di questi sogni per alcuni non rimarrà che un ricordo o addirittura quelle immagini, nelle quali ci siamo cullati sperando di cambiare la nostra vita, diventeranno un pungolo doloroso che ci ricorderà quanto distanti siamo da ciò che vogliamo, ammantando di ancora maggiore tristezza il ritorno alla routine.
Ma se sognare può far male, a cosa serve? Hanno i nostri sogni davvero il potere di cambiarci la vita? E se si, come? Per costruire una risposta facciamo insieme alcune riflessioni.
Progetti e Sogni
“La realtà è il 5% della vita. L’uomo deve sognare per salvarsi”
-Walter Bonatti
È necessario prima di tutto capire cosa sono davvero i sogni e che differenza esiste tra questi e i progetti, altrimenti rischieremo di non usare a pieno il potere nascosto nelle nostre visioni oniriche. I progetti sono dei piani che ci portano dalla realtà al futuro, hanno quindi un rapporto diretto con la nostra condizione di vita attuale. Per essere ideati e poi realizzati i progetti necessitano di un esercizio di volontà, di concretezza e un piano d’azione. Un sogno invece non deve necessariamente essere attuato, è svinolato dalla realtà, è libero. “Sognare qualcosa di realizzabile” è limitativo perché il vero compito del sogno è quello di generare una differenza di potenziale tra mondo reale e immaginazione. Liberatevi quindi dal fardello della “fattibilità”, quando sognate fatelo senza limiti e pensate ai sogni come ad una dinamo che carica di energia la vostra vita. Se invece avete voglia di trasformare un sogno in progetto, rileggete l’articolo dedicato ai Sogni nel Cassetto.
Realtà Potenziale
Creare una differenza di potenziale tra ciò che siete e ciò che sognate di essere vi caricherà di energia per affrontare il presente e vi metterà nella direzione della vostra evoluzione. Anche se a volte può sembrare dolorosa, la differenza tra la vita che avete e quella che sognate creerà un “effetto fionda” che vi costringerà a muovervi in avanti. Da piccolo Alberto sognava di fare l’attore, un’idea che non ha mai realizzato ma che lo ha aiutato ad affrontare la paura di parlare in pubblico. Alice invece si immaginava tra i banchi del MIT a studiare ingegneria, dopo 20 anni si è trovata in quelle stesse aule a parlare di leadership ad un gruppo di studenti. Non cercate di “capitalizzare” immediatamente l’energia e l’insegnamento che vi deriveranno dai vostri sogni ma coltivateli nella certezza che qualcosa di essi vi verrà utile in futuro, magari in modo inaspettato.
Dalla Realtà ai Sogni
Prendersi del tempo per “sognare senza confini” serve dunque ad accumulare energia per affrontare la realtà, non solo per creare progetti che la trasformino. Per esercitare questo potere di spinta, i sogni però necessitano di essere periodicamente “aggiornati”, cioè adeguati a ciò che siamo adesso. Ai sogni ci si affeziona ma a volte sono rimasti ancorati a momenti, scelte e credenze oramai superate. Quando ci si accorge di avere sogni obsoleti, come fare a dare spazio a nuovi scenari? A nostro avviso è sufficiente vivere con maggior consapevolezza il “qui ed ora” cioè calarsi nel presente. Sembra una contraddizione ma davvero per aggiornare i propri sogni è necessario ascoltare e ascoltarsi, immergendosi in modo più attento e consapevole nella vita. Registrate le vostre emozioni, immagazzinate suoni e immagini che vi suscitano sensazioni piacevoli: saranno tutti elementi costituitivi di un nuovo sogno che presto o tardi verrà a trovarvi.
Anche se a volte può far male, sognare serve ed è un’attività che va coltivata per migliorare la nostra vita. Siamo abituati ad associare il sogno con la costruzione di immagini che ci rimandano l’idea di un futuro realizzabile ma il rapporto tra sogni e realtà non è sempre così diretto anche se gli uni sono necessari a vivere pienamente l’altra. Un esercizio che può aiutare a ridefinire la nostra capacità di sognare consiste nel concepire i sogni non solo in termini di immagini. Sognate anche con tutti gli altri sensi e sopratutto con le emozioni: popolando la vostra “realtà onirica” di queste nuove dimensioni libererete più facilmente i vostri sogni dal peso della realizzabilità e ne scatenerete il potere nascosto permettendogli di aiutarvi a vivere ogni giorno con maggiore entusiasmo. Buon ritorno alla realtà e “sogni d’oro”.
| partem claram semper aspice |
Le foto utilizzate – là dove non siano di proprietà della redazione o dei nostri ospiti – sono acquistate su Adobe Stock e IStockPhoto o scaricate da piattaforme come UnSplash o Pexels.
Ti è piaciuto questo articolo e vuoi approfondire i temi?
Scopri il nostro quarto libro "Guida alle Motivazioni d’Acquisto", scritto a otto mani insieme a Luca Giorgetti e Serena Calderoni, e curato da Giovanna Rossi.
L'obiettivo di questo libro è rendere accessibili le teorie che analizzano e decodificano i meccanismi d’acquisto dei clienti, fare sì che venditori ed esperti di marketing possano utilizzarle in modo proficuo e corretto, infine anche in un contesto di mercato rispettare la diversità e complessità che ci contraddistinguono come esseri umani.
Bellissimo, personalmente mi sono salvata da tante delusioni e sofferenze grazie alla capacità di sognare… provateci sempre a volte si realizzano .