di Alice Alessandri e Alberto Aleo
Tra pochi giorni sarà Natale, una festa che per i cristiani celebra la nascita di Gesù ma che più universalmente rappresenta un momento dedicato alle relazioni, alle riflessioni e ai bilanci. La tradizione vuole che siamo stati i Re Magi, portando a Gesù bambino oro, incenso e mirra, a dare inizio all’usanza dello scambio dei regali. Qualunque sia il tuo credo, ti auguriamo di ricevere tre doni che riteniamo preziosi: consapevolezza, gratitudine e magia. Scopriamo perché essi siano così importanti e capaci di cambiare in meglio la tua vita e quella di chi ti sta intorno.
Consapevolezza come autenticità
La consapevolezza più che uno stato è un processo, un viaggio dentro se stessi alla ricerca di ciò che siamo, dei valori che ci guidano e di come possiamo “agirli” trasformandoli in virtù, contribuendo così a rendere il mondo un posto migliore. Qualsiasi mestiere tu faccia nella vita ti auguriamo di esprimere tutto te stesso affinché possa manifestare chi sei veramente. Per renderti consapevole e svelare al mondo la tua unicità, inizia a guardare con occhi nuovi l’ambiente in cui vivi. Contribuisci a migliorare il tuo luogo di lavoro ad esempio salutando tutti con un sorriso, abbellendo la scrivania e svolgendo al meglio la tua mansione, per quanto apparentemente noiosa o insignificante possa apparire agli occhi dei distratti. Così facendo riscoprirai i tuoi talenti e ritroverai alcuni sogni del cassetto, come abbiamo descritto in un articolo che ti suggeriamo di rileggere. Se invece senti proprio di non star facendo ciò per cui sei destinato, procurati l’utilissimo manuale “Mollo tutto! E faccio solo quello che mi pare” di John Williams: ti aiuterà a trovare la strada guidandoti in un percorso di consapevolezza. In ogni caso, ricordati che indossare una maschera, andare a lavorare in attesa del fine settimana e affaticarsi in qualcosa che non piace aspettando di vivere una “vita vera” sono i più grandi peccati che tu possa compiere contro te stesso e il mondo, privandolo del tuo personale contributo all’incremento di felicità condivisa. Se ti serve un’ulteriore iniezione di fiducia e speranza, ricorda che sono tante le persone che, anche nel nostro paese, si impegnano continuamente per perseguire questo obiettivo e il nostro blog ha come missione raccogliere e raccontare le loro storie di felicità e successo.
Gratitudine come amore
Nella prospettiva della relazione con gli altri, essere se stessi diventa un’azione generosa. Crediamo fortemente che ciascuno di noi sia al mondo per una ragione e mettere il proprio talento, la propria passione e il proprio impegno a servizio degli altri, facendo al meglio quello che sappiamo fare solo noi, sia il primo e più importante atto d’amore. Compiere le azioni quotidiane con consapevolezza della propria unicità e con gratitudine per ciò che siamo, dà un senso di completezza alla vita. Quando invece l’agire è guidato dalla “pretesa” di ricevere “lui/lei dovrebbe fare …”, “mi aspetto che tu faccia …”, “certo che il mio capo dovrebbe …”, si precipita nella trappola dell’egocentrismo. Misurando i rapporti umani unicamente con la legge del dare-avere pensiamo di controllare meglio i risultati e avvicinarci più velocemente al successo, ma stiamo solo spingendo le opportunità lontano da noi, come avviene ogni volta in cui diamo agli altri la responsabilità della nostra vita. L’atteggiamento “se mi dai ti dò, se ti dò verifico che tu mi dia indietro” costringe infatti a controllare ogni azione per verificare se è stata ripagata, limitando così il nostro mondo di relazioni ad un numero finito di interazioni possibili da gestire e trasformandoci in contabili dei rapporti umani. Comportarsi in questo modo significa confondere i doni con gli scambi, che hanno natura completamente diversa. Chi dona sinceramente e veramente non si aspetta niente in cambio, se non quel senso di felicità che deriva dal compiere un atto in grado di riempire la nostra vita e il mondo intero di gratitudine e amore. Scambia allora quando c’è da scambiare, chiedi chiaramente quanto c’è da chiedere senza coltivare frustrazione o risentimento e quando doni fallo incondizionatamente.
Magia come “serendipity”
Ti auguriamo infine di risvegliare la magia e accogliere nella tua vita l’inatteso, per quanto spaventevole ed imperfetto possa inizialmente sembrare. La parola inglese “serendipity” descrive la meraviglia e la magia di ottenere risposte importanti mentre stiamo cercando altro. Possiamo in qualche modo facilitare questo processo o è puro frutto del caso? Guardando alla nostra esperienza, ti incoraggiamo ad aprire gli occhi con fiducia: il mondo è pieno di doni e segnali che spesso non cogliamo perché distratti dal dialogo interiore, continuo e incessante, che ci impedisce di osservare veramente cosa avviene fuori da noi. In questa ricerca prepararti ad accettare tutte le indicazioni, anche quelle che ti segnaleranno una strada chiusa o una deviazione, perché ti serviranno comunque per crescere. Stai aperto con atteggiamento curioso, pronto a scoprire cosa c’è in serbo per te e ricordando che la vera ricompensa è il viaggio.
Comunque tu abbia deciso di trascorrere questo periodo di festa in famiglia, pregando, lavorando o semplicemente guardando le vetrine dei negozi, ti auguriamo di trovare la pace con te stesso e le persone che hai vicino, assaporando ogni attimo. Come ci piace dire “nella vita non ci vuole fretta, ci vuole ritmo”: scoprendo quello che ti “batte dentro” e seguendolo potrai, giorno dopo giorno con dedizione, impegno e divertimento, dar forma ai tuoi sogni.
Buon Natale e Buon 2016.
| partem claram semper aspice |
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Ho letto da Linkedin il tuo articolo: E’ molto bello leggere queste parole, ricordando che non solo a natale ne abbiamo bisogno, soprattutto per chi sta passando brutti e tristi momenti in questo periodo.
Grazie ! Ciao e tanti cari auguri.
Luca Pezzi
Grazie Luca ! Auguri anche a te
[…] che usiamo insieme per capire come orientarci meglio nella vita. Ti servirà molta resistenza e consapevolezza per guardare al lato luminoso delle tue unicità, che come detto possono manifestarsi in modo […]