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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

pano2-67Avete mai provato a chiedere ad un bambino “cosa vuoi fare da grande?”. La risposta con ogni probabilità sarà di una disarmante semplicità tipo “la ballerina”, “lo scrittore” o… “l’astronauta”. Di solito davanti a queste affermazioni noi adulti sorridiamo pensando “è impossibile: crescendo ti chiarirai le idee”. Ma siamo sicuri che questi che crediamo essere solo “sogni nel cassetto” non contengano già un chiaro progetto di vita che vale la pena provare a realizzare? Soprattutto cosa serve per passare da un sogno ad un progetto? Per rispondere a queste domande vi proponiamo di riflettere su tre parole chiave, che ci piacerebbe adottaste per iniziare bene il 2015.

Dedizione

Questo termine significa lavorare alacremente e con passione ad un ideale o ad un progetto. Ma attenzione dentro alla “forma” che prendono i nostri sogni spesso si nascondono passioni più complesse del semplice danzare, premere i tasti di una Olivetti Lettera 22 o fluttuare tra le stelle. E’ a quelle che dovremmo dedicare la nostra dedizione, scomponendo i sogni in ingredienti che ci stanno a cuore e che potremmo ritrovare, combinati in una nuova formula, anche in altri campi. A nostro figlio che dichiara “voglio fare l’astronauta” chiediamo quindi cosa gli piace di questa professione: potremmo trovarci dentro la voglia di esplorare, di viaggiare e di vedere le cose da punti di vista nuovi o ancora il fascino per Hi-Tech. Tutte cose su cui egli potrà costruire il suo reale progetto di vita. Provate ad analizzare quindi i vostri desideri da bambini e chiedetevi da cosa erano composti, magari siete riusciti a realizzarli più di quanto crediate o vi verrà in mente un’idea per provarci adesso!

Pianificazione

pano2-156“La vita è lunga ed il mondo è grande” dice il saggio, quindi non c’è motivo per volere tutto in questo preciso momento. Essere presenti a se stessi non significa vivere come se non ci fosse un domani, ma godere a pieno di tutti i momenti e fare tesoro del percorso. Se quindi voglio fare l’astronauta non posso aspettarmi che lo diventerò domani e che se non ci riesco subito allora mi conviene cambiare progetto. Come in tutte le cose anche nella nostra vita i traguardi si raggiungono solo a fronte di un percorso e di investimenti. Datevi quindi il vostro obiettivo ma spezzettatelo in piccoli passi, altrimenti rischierete di non partire mai o di sentirvi scoraggiati prima ancora di aver mosso un piede. Iniziate regalando a vostro figlio un libro di astronomia e a voi stessi concedete l’opportunità di fare anche un piccolo ma significativo cambiamento nella direzione dei vostri sogni: vi ritroverete in ogni caso più vicini alla meta.

Generosità

Potremmo tradurre questa parola come “investire con gioia”. Essere generosi infatti, come investire, implica fidarsi di se stessi e degli altri; pensare che il mondo sia un posto bello e le persone che ci circondano un opportunità. In concreto significa non giocare sempre in difesa, non cercare di capitalizzare ogni evento della nostra vita e ogni relazione, ma donarsi e donare fiducia. Fatelo e, come dimostrato da molte ricerche, il vostro livello di felicità personale aumenterà esponenzialmente, i vostri occhi troveranno soluzioni e i vostri sogni nel cassetto transiteranno nella categoria dei progetti realizzabili.

IMG_0206A chi di voi sta pensando che è troppo tardi per cambiare, oltre che consigliarvi di rileggere il post Presto che è tardi dedicato appunto all’uso del tempo, ricordiamo una frase letta recentemente su LinkedIn:

“L’acqua trova la sua strada, sfruttando le crepe a prima vista invisibili e aggirando gli ostacoli o lavorando pazientemente per scavare anche la roccia più solida”

Quest’anno vi auguriamo di aprire i cassetti della vostra anima e di iniziare finalmente a prendetevi cura di quello che ci troverete dentro! Per trovare ispirazione potete rileggervi alcune delle storie di etica che abbiamo raccontato l’anno scorso.

P.S. La mamma di Alberto durante queste feste ci ha ricordato una conversazione avuta con suo figlio dodicenne “Mamma ma io cosa potrò fare da grande?” “Tutto quello che vuoi.” “Anche lo scrittore?” “Si anche quello se lo vorrai davvero!”.

| partem claram semper aspice |

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Un percorso accademico non convenzionale insieme ad una carriera manageriale che è durata più di un decennio nel ruolo di responsabile marketing e di direttore vendite per note aziende italiane, mi hanno trasformato in un “architetto” di strategie di mercato. Nel 2011 ho fondato insieme a mia moglie Alice lo studio di consulenza e formazione Passodue il che mi ha permesso di poter mettere a disposizione dei clienti un bagaglio di esperienze e conoscenze molto vario, che spazia dall’economia, al marketing, alla gestione di reti commerciali.

Questo articolo ha un commento

  1. […] Gli anni di studio sono dunque confluiti nella mia attività di formatrice e consulente, nel metodo di lavoro che utilizzo e nei contenuti che in Passodue condividiamo con aziende e  professionisti. Da piccola sognavo di fare lo scienziato e di inventare cose nuove, oggi  – ibridando le esperienze di lavoro e di studio e mescolando le mie capacità e competenze con quelle di altri – ho contribuito a creare un nuovo metodo di vendita basato sull’etica. Ho recuperato dunque una parte dei miei “sogni nel cassetto”, così come vi abbiamo invitato a fare nell’omonimo post. […]

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