di Alberto Aleo
La relazione è la vera competenza per chi lavora nelle vendite e nel marketing. Qualsiasi cosa se ne dica in giro, lavorare con le persone però non è facile. Presentandovi come consulenti avrete il vantaggio di suscitare maggiore attenzione nel vostro interlocutore e di rimanere fuori dal quotidiano dell’Azienda spesso fatto di schieramenti, politiche interne ed altro. Mediamente però gli impiegati con cui vi troverete a collaborare partiranno un pò prevenuti nei vostri confronti: assillati da domande tipo “chissà quanto lo pagano?” e “ma c’era davvero bisogno di un consulente?“. Nel tempo ed imparando dai miei (molti) errori ho sviluppato un approccio che cerca di coniugare due fattori per me fondamentali nella relazione lavorativa ovvero portare a casa il risultato nel modo più veloce ed efficace possibile, creare un clima di lavoro motivante e piacevole.
I concetti alla base del mio approccio sono:
- ascolto attivo. Intendo quel tipo di ascolto non solo focalizzato sui contenuti ma anche sui “segnali deboli” o non verbali che spesso sono più diretti e chiari
- coerenza. cercate di tener fede alle cose che dite. Personalmente preferisco dire subito “non sono d’accordo” o “non so” piuttosto che dover far marcia indietro
- competenza. Non si può piacere a tutti ma possiamo cercare di dare al maggior numero di persone l’idea che il nostro contributo sia concreto
- etica. Rispettare le persone, trattatele cordialmente, date loro opportunità e spazio. Condividete obiettivi e successi, non voltate la faccia davanti agli errori
- umorismo. Rompete la monotonia o i momenti di tensione con delle battute ogni tanto. Siate auto-ironici piuttosto che auto-referenziali
Qualche conflitto si generà ugualmente, ma voi affrontatelo subito e non perdete di vista l’obiettivo comune per non farvi intrappolare dentro la rete di polemiche: prima di scendere sul terreno di combattimento chiedetevi se lo scontro è funzionale al vostro obiettivo, se non lo è non sprecate energie.
| partem claram semper aspice |
Foto di Jason Goodman su Unsplash
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