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di Dolores CarnemollaNon temete per noi

Cari lettori di LeggenDo, incontrare un libro è come incontrare qualcuno. A volte può essere la persona giusta ma il momento ed il luogo possono essere sbagliati. Altre volte invece la persona ed il momento sono quelli giusti e tu pensi “avrei fatto meglio ad incontrarla prima”: è quello che è successo a me con questo libro di Mario Calabresi “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa” che ho letto per l’ultimo appuntamento di quest’anno con la rubrica di consigli di lettura di Diario di un Consulente.

La paura di diventare grandi

Un libro che parla di “ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi”. I ragazzi in questione sono gli zii dell’autore cioè il giornalista Mario Calabresi (che proprio in questi giorni ha lasciato la direzione de La Stampa per passare a Repubblica n.d.r.). Si chiamano Gianluigi Rho e Mirella Capra, sono da poco laureati in medicina e appena sposati quando negli anni settanta partono da Linate, con un aereo che trasporta i missionari, verso l’Africa dove sarebbero rimasti cinque anni. L’idea del libro, e di raccontare la paura di crescere attraverso una storia familiare, nasce dall’incontro di Calabresi con duecento studenti della sponda piemontese del Lago Maggiore: “Alla fine dell’incontro mi avvicina un ragazzo timido, che non voleva parlare davanti a tutti, e mi dice: ‘Ma davvero pensa che la nostra scelta individuale possa fare una qualche differenza nelle nostre vite? Io, come me tutti i miei compagni, credo che le condizioni esterne siano molto più forti di qualunque sogno e di qualunque volontà, e che l’unica strada sia la fuga da questa Italia. Siamo nati nel tempo e nel luogo sbagliato”. “Questo libro – racconta l’autore – è nato quella mattina. Le domande, lo scetticismo e lo scoraggiamento di quei ragazzi mi hanno tormentato, e allora sono andato a cercare le risposte e gli antidoti. La prima risposta l’avevo sotto gli occhi fin da quando ero bambino e dovevo solo andare a ritrovarla”. E’ così che Calabresi decide di raccontare la storia degli zii medici.

Una vita meravigliosa inseguendo i sogni

bambina con zainoLa narrazione prende le mosse da un elenco particolarissimo: “La lista di nozze comprende 22 letti per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati, lenzuola, elettrocardiografo, microscopio, lettino operatorio, lampada operatoria, attrezzi per la chirurgia”. Deve servire ad arredare la nuova casa di Mirella e Gianluigi, un minuscolo ospedale in mezzo a una savana molto arida, terra rossa e pochi arbusti spinosi, nel Nordest dell’Uganda. Nessuno regala servizi di piatti o cornici d’argento, le uniche eccezioni due valigie e una sacca rotonda che per anni saranno le loro compagne di viaggio. Alla vigilia della partenza scrivono una lettera di ringraziamento (erano stati raccolti 4 milioni e mezzo di lire, 40.000 euro di oggi): “Con questa somma si è potuto provvedere all’attrezzatura completa del primo reparto dell’ospedale di Matany. Vi siamo grati perché col vostro gesto avete dimostrato di capire il senso profondo della nostra scelta”. L’ospedale non esiste ancora e quel posto, chiamato Matany, Mirella e Gianluigi non l’hanno neanche mai visto, è solo un cerchietto rosso su una cartina. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa“.

Mario Calabresi ha scelto di raccontare questa storia, intercalandola con quella di altri italiani semplici e coraggiosi, perché è necessario provare a dare risposte allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Leggete questo libro perché farete un regalo a voi stessi, prendendo coscienza di quanto sia importante, nelle scelte di ogni giorno, come in quelle straordinarie e spesso più difficili, valutare oggettivamente i pro e i contro ma anche lasciarsi andare agli slanci del cuore, per non avere paura di diventare grandi. Perché come dice lo stesso Calabresi nel libro “i semi di speranza producono sempre frutti”.

Mario_Calabresi

Mario Calabresi, Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa, Mondadori

L’autore | Mario Calabresi è un giornalista e scrittore figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 (quando Mario aveva solo due anni). Dopo una carriera giornalistica che lo ha visto corrispondente all’estero e commentatore per le più prestigiose testate italiane, il 22 aprile 2009, a 39 anni, è nominato direttore de La Stampa. Dal 15 gennaio 2016 sostituirà Ezio Mauro alla direzione di La RepubblicaÈ autore di Spingendo la notte più in là (2007), libro dedicato alle vittime del terrorismo (dal quale è stato tratto uno spettacolo teatrale interpretato da Luca Zingaretti). Nel 2002 insieme a Francesca Senette e Andrea Galdi è stato insignito del Premio Ischia di giornalismo in ricordo di Angelo Rizzoli, riservato ai giornalisti under 35 e nel 2003 di quello intitolato a Carlo Casalegno. Il 18 gennaio 2011 gli è stato assegnato il Premio “È giornalismo”. È sposato con Caterina Ginzburg, nipote di Natalia Ginzburg, e ha due figlie gemelle.

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Un percorso accademico non convenzionale insieme ad una carriera manageriale che è durata più di un decennio nel ruolo di responsabile marketing e di direttore vendite per note aziende italiane, mi hanno trasformato in un “architetto” di strategie di mercato. Nel 2011 ho fondato insieme a mia moglie Alice lo studio di consulenza e formazione Passodue il che mi ha permesso di poter mettere a disposizione dei clienti un bagaglio di esperienze e conoscenze molto vario, che spazia dall’economia, al marketing, alla gestione di reti commerciali.

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