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di Dolores Carnemolla

Diapositiva600x8007-225x300Cosa c’entra Don Abbondio con il management? È presto detto perché il matrimonio tra letteratura e management s’ha da fare!

Questa volta, cercando un libro da recensire per la rubrica LeggenDo, ho trovato per me e per voi Romanzi per i manager di Francesco Varanini pubblicato nel 2000 da Marsilio e oggi disponibile solo in ebook. Già l’introduzione è stata illuminante: si legge che il Principe di Condé – come racconta Manzoni nel secondo capitolo de I Promessi sposi – dormì profondamente la notte prima della battaglia campale, tranquillo, perché “aveva già dato tutte le disposizioni necessarie e stabilito ciò che dovesse fare la mattina seguente”. Non altrettanto Don Abbondio: vittima del timore e dell’insicurezza, i suoi sonni sono agitati. Al risveglio, il malessere gli impedirà di mettere in campo le risorse che pure sono alla sua portata. Il principe di Condé e Don Abbondio rappresentano due diversi stili manageriali: entrambi esempi di gestione di situazioni complesse, riferimenti utili a riflettere sui nostri comportamenti di persone che lavorano, di capi, di dirigenti, di manager.

L’autore, con Romanzi per i manager, individua nella letteratura e in alcuni specifici libri, degli strumenti di analisi della gestione dell’impresa. Ho schematizzato per voi i contenuti del libro, in modo che possiate avere un’idea immediata della sua utilità.

Modelli organizzativi

Il testo offre un’ analisi dei modelli organizzativi delle imprese attraverso libri come Figli e amanti di Lawrence, Martin Eden di London e Maigret e il sergente maggiore di George Simenon. Affronta anche l’analisi del lavoro come competenza con I fratelli Tanner di Walser, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera, Bartley, Lo scrivano di Melville e Morte sul fiume di P.D. James. Poi è la volta dell’analisi delle nuove frontiere del marketing attraverso Il Paradiso delle signore di Zola, A Kasrilevke è arrivato il progresso di Aleichem, Ho servito il Re d’Inghilterra di Hrabal e il racconto Un’impresa colossale di Campanile incentrato sull’ ipotesi di commercializzare l’acqua benedetta dal Papa.

Stili di direzione

don-abbondioCi sono gli stili di direzione aziendale analizzati attraverso Thomas Mann e I Buddenbrook, Italo Svevo con La coscienza di Zeno, Guy de Maupassant con Bel-Ami, Tolstoj con Guerra e pace e perfino Busi col romanzo Vita standard di un venditore provvisorio di collant. Non poteva certo mancare il tema della crisi e del cambiamento: Blaise Cendrars con L’oro, Antoine de Saint-Exupéry con Volo di notte, Julio Cortázar con Autostrada del Sud, William Gibson con La notte che bruciammo Chrome e Joseph Conrad con Il tifone. “Cerchiamo modelli nella fisica, nella teoria generale dei sistemi, nella cibernetica, nella sociologia, nella epistemologia – scrive l’autore – ma trascuriamo la letteratura che è invece così ricca di scenari socioeconomici, di sfondi che sono luoghi di lavoro, di studi di casi aziendali e anche, a voler guardare, di modelli euristici belli e fatti, pronti per l’uso: di ciò il famoso passo manzoniano non è che un piccolo esempio”.

Personalmente sono una fautrice dell’unione tra umanesimo e cultura manageriale, convinta che la letteratura possa essere un valido strumento per approfondire la visione di fatti, di cose, persone e personaggi. Per cogliere spunti utili a leggere e conoscere se stessi ed il contesto in cui ogni giorno viviamo e ci muoviamo, anche quello lavorativo. Per questo non posso che augurare una buona letteratura a tutti!

francesco_varaniniFrancesco Varanini, Romanzi per i Manager, KKien 2000

L’autore | Francesco Varanini è nato a Pisa nel 1949, laureato in Scienze Politiche, in anni lontani antropologo in America Latina. In Arnoldo Mondadori Editore ha ricoperto posizioni di responsabilità nell’area del Personale, dell’Organizzazione, dei Sistemi Informativi, dell’innovazione di mercato e di prodotto. È stato direttore generale e amministratore delegato in case editrici di periodici (Cuore Corporation, Internazionale). Dalla metà degli anni Novanta formatore e consulente, rivolge particolare attenzione allo sviluppo delle Risorse Umane, all’etica del lavoro, al cambiamento organizzativo, alla creatività, alle gestione delle conoscenze e all’uso dell’Information & Communication Technology come leva strategica. Lavora cercando un punto di  incontro tra la cultura umanistica e il ‘management’. Insegna presso il Corso di laurea Interfacoltà in Informatica Umanistica dell’Università di Pisa.

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Un percorso accademico non convenzionale insieme ad una carriera manageriale che è durata più di un decennio nel ruolo di responsabile marketing e di direttore vendite per note aziende italiane, mi hanno trasformato in un “architetto” di strategie di mercato. Nel 2011 ho fondato insieme a mia moglie Alice lo studio di consulenza e formazione Passodue il che mi ha permesso di poter mettere a disposizione dei clienti un bagaglio di esperienze e conoscenze molto vario, che spazia dall’economia, al marketing, alla gestione di reti commerciali.

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