La mia storia inizia con una laurea Design al Politecnico di Milano, alcuni progetti personali ostacolati dal poco credito dato ai giovani e un lavoro poco stimolante nella Pubblicità.
Questa stessa storia finisce con un finanziamento di quasi 40mila euro ricevuto da più di 1,400 utenti in tutto il mondo, e una produzione industriale da avviare…
Cosa è successo in mezzo?
Circa tre mesi fa ho deciso di scappare dal paese dove i cv non trovano risposta e tutto sembra immobile.
Così ho comprato un biglietto di sola andata Milano/Amsterdam. Nella prima settimana 10 colloqui e 4 proposte di lavoro nell’ambito per cui ho studiato. Inutile dire che non mi sentivo così vivo e apprezzato da tempo. Mi sono sentito all’improvviso tanto pieno di energie da aver voglia di rispolverare un progetto che avevo nel cassetto da un po’: Intùiti Creative Cards è un mazzo di carte ispirazionali che aiuta a trovare idee e aprire la porta dell’intuizione. Ci avevo lavorato a Milano negli ultimi due anni, cercando finanziatori e sostenitori, ma senza fortuna.
Avendo bisogno di soldi per una produzione industriale ho deciso di tentare la strada della raccolta di fondi in rete, tramite il sito Kickstarter.com.
Ma non si tratta di una via priva di ostacoli: Kickstarter ha delle rigide linee guida da seguire e il 25% delle proposte vengono rifiutate. Oltre a questo, si aggiunge una fastidiosa limitazione demografica, poiché solo chi ha un conto corrente in UK e USA può diventare uno dei cosiddetti Creatori.
Certo, nulla che un po’ di spirito di iniziativa italiano non possa risolvere!
Dopo aver trovato ardite soluzioni ai problemi e superato un inizio un po’ difficile, lo staff di Kickstarter ha valutato il mio progetto come uno dei migliori e lo ha inserito nella newsletter ufficiale, seguita da migliaia di persone in tutto il mondo. Il risultato è stato come un’esplosione: le 10,000 sterline che mi servivano per iniziare sono state versate nell’arco delle tre ore successive.
Oggi i numeri continuano a salire, i commenti di utenti entusiasti si ammassano uno sull’altro, le donazioni cantano di gioia nella mail a ogni ora del giorno: soddisfazioni che stimolano il miglioramento e la voglia di aggiungere e innovare.
A posteriori posso dire quali sono stati i passaggi per raggiungere un simile risultato:
- Credere in se stessi – Ho lasciato il mio paese, i famigliari, gli amici per trasferirmi ad Amsterdam, dove ho ricevuto quattro proposte di lavoro nell’arco di una settimana. Un’accoglienza così carica di apprezzamento è stata la fonte d’energia per tutto quel che è stato dopo.
- Credere nella propria idea – Per gli ultimi due anni ho lavorato su un progetto nato nel Politecnico di Milano, Intùiti Creative Cards, uno strumento per il creative thinking sviluppato in collaborazione con Alessandra Mazzucchelli. Nonostante le numerose “porte in faccia” non ho mai smesso di crederci.
- Trovare un modo efficace per farlo scoprire al mondo – Da qualche tempo mi tenevo informato circa il fenomeno della ricerca fondi in rete e sulle potenzialità di questo strumento. È stata la soluzione perfetta per un lancio: unisce l’esigenza del finanziamento a una efficace manovra di marketing per far conoscere il progetto.
- Saper chiedere aiuto – Ci sono problemi che per essere risolti necessitano di un aiuto esterno: attingere al proprio network è quindi fondamentale. Ad esempio per risolvere il problema del conto corrente UK, io ho chiesto in prestito il bank account di un amico che da tre anni lavora a Londra.
Per produrre Intùiti Creative Cards avrei avuto bisogno di una donazione complessiva di almeno 12.000 euro, tra stampa e altri costi di avviamento. Oggi ne ho raccolti quasi 40.000 ed è solo l’inizio!
Le foto utilizzate – là dove non siano di proprietà della redazione o dei nostri ospiti – sono acquistate su Adobe Stock e IStockPhoto o scaricate da piattaforme come UnSplash o Pexels.
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L'obiettivo di questo libro è rendere accessibili le teorie che analizzano e decodificano i meccanismi d’acquisto dei clienti, fare sì che venditori ed esperti di marketing possano utilizzarle in modo proficuo e corretto, infine anche in un contesto di mercato rispettare la diversità e complessità che ci contraddistinguono come esseri umani.
Oltre alla bellezza della storia, trovo una forte connessione del progetto con quanto sto proponendo io a livello formativo con i miei corsi che considero innovativi ma che non trovano molta rispondenza in Italia. Quello più affine al vostro progetto mi pare: “RISOLVERE PROBLEMI CON IL PENSIERO ILLUSIONISTICO E IL MENTALISMO” che si basa sulle teorie dello psicoterapeuta italiano Matteo Rampin (se siete interessati andate a vedere qui: https://bloglhconsulting.wordpress.com/formazione/corso-risolvere-problemi-con-il-pensiero-illusionistico-e-il-mentalismo/) e propone un approccio differente al problem solving in azienda. Se ci vedeste un qualsiasi punto di contatto…
Ciao! Ti faccio i miei complimenti per la perseveranza. E’ importante credere sempre in se stessi e lottare per raggiungere i propri obiettivi senza farsi fermare da chi non ha il coraggio di prendere in mano la propria vita…
Con un gruppo di amici stiamo cercando di portare avanti un’idea innovativa ma siamo giovani e figli di nn perciò le banche nemmeno ci considerano. Abbiamo deciso di avviare una campagna di crowdfunding su DeRev ma a dire il vero questo sito non ha la stessa visibilità di Kickstarter. Avremmo voluto pubblicare lì la campagna ma purtroppo non abbiamo nessun conoscente negli States o in UK. Non voglio sembrare indiscreto ma tu conoscevi qualcuno in uno di questi Paesi o t sei affidato a società che fanno da ponto con Kickstarter?