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Tempo di lettura: 5 min

di Alice Alessandri e Alberto Aleo
Ansia e stress: come riconoscerli, comprenderli e trasformarli in alleati per una vita più consapevole e serena.

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è sentito sotto l’attacco di ansia o stress. Beh questa era facile, perché siamo certi che quasi tutti abbiano tirato su il braccio. Quanti allora provano uno di questi due stati d’animo almeno una volta nell’arco di una singola giornata? La risposta rischia ancora di risuonare univoca. Ansia e stress per moltissimi di noi sono infatti fedeli compagni di viaggio. 

La loro diffusione dipende certamente dalle dinamiche della vita e del lavoro moderni, ma non solo. Ansia e stress, con tutte le loro varianti, ci sono comunque utili e ci consentono di riflettere su strategie e comportamenti che adottiamo per stare al mondo. Dedichiamo quindi questo articolo a fare la loro conoscenza in modo più approfondito, nella speranza di farceli amici.

Ansia e Stress, parentele e diversità

La qualità della vita resta un concetto vago fino al momento in cui sentiamo le conseguenze del suo repentino abbassamento di livello. 

Gli indicatori che ci avvertono di questo peggioramento sono proprio stress ed ansia, che nei casi più gravi si trasformano in vere e proprie patologie. Sono quindi  campanelli di allerta che ci avvertono di come sia necessario un cambiamento radicale nel nostro modo di vivere. 

I fattori principali che incidono sulla qualità della nostra vita sono quelli legati alla sopravvivenza come salute, denaro, relazioni. Uno squilibrio in questi campi si traduce in un peggioramento del rapporto con il tempo portando ad accelerare – anticipando eccessivamente impegni ed incombenze a causa delle nostre ansie o caricandoci troppo procurandoci stress – o a rallentare procrastinando cambiamenti necessari rischiando poi di trovarci fuori tempo massimo e incastrati in un angolo dal quale è difficile uscire.


Possiamo quindi dire che stress e ansia hanno entrambe una stretta relazione con il nostro uso del tempo, o meglio con la confusione che facciamo tra presente, passato e futuro.


Analizzandole meglio scopriremo le differenze tra ansia e stress, ricavandone alcuni consigli per gestire entrambe. Seguiteci nei prossimi paragrafi.

Lo Stress e la sindrome del super eroe

Ci sono tanti modi, più o meno scientifici, di definire lo stress, sappiamo che esiste uno stress buono e uno cattivo, uno temporaneo ed uno cronico. Lo stress in ogni caso è un segnale che ci avverte nel momento in cui qualità e quantità degli impegni assunti ha superato il nostro attuale livello di sopportazione che dipende da competenze e capacità a nostra disposizione. Ad esempio: ho preso troppi impegni per la giornata di oggi, mi sento oberato, perdo di precisione, insomma sono in stress!

Che lo stress abbia un ruolo nelle nostre vite è fuori discussione, possiamo però decidere se esso giochi contro o a nostro favore. Poiché abbiamo detto che lo stress è un segnale, per usarlo al meglio dobbiamo prima di tutto imparare a riconoscerlo. Ecco allora una piccola carta d’identità dello stress:

  • Da dove nasce? Da una mancanza di valutazione delle proprie competenze e capacità o da una non corretta pianificazione degli impegni nel tempo
  • Come si evita? Pianificando realisticamente le proprie giornate, valutando gli impegni in base alle proprie forze, sapendo dire di no
  • Quali aspetti positivi evidenzia? Le persone stressate solitamente hanno uno spiccato senso di responsabilità, sono fedeli alla parola data, affidabili e prestano aiuto se possono
  • Quali aspetti negativi evidenzia? Lo stress si nutre del senso di onnipotenza, quell’idea di esser capaci ad arrivare a far tutto. Attecchisce bene anche sul senso di colpa che è una forma deviata del senso di responsabilità
  • Come allenarsi a contenerlo? Fai una lista degli impegni che hai preso e dividili nel tempo chiedendoti quali sono da eseguire subito ed integralmente, quali possono essere semplificati o eseguiti parzialmente, delegati ad altri, pianificati più avanti e quelli cui puoi rinunciare. Se le incombenze prese riguardano qualcuno a cui tieni e proprio per questo non riesci a liberartene facendo una delle azioni suggerite prima, chiediti in quale momento avresti dovuto dire di no o negoziare una nuova scadenza con quella persona, indagando quali capacità ti sarebbero servite per farlo.

L’Ansia: una sceneggiatrice horror

L’ansia è uno stato d’animo figlio della paura. La differenza tra esse consiste nel fatto che mentre la paura ha a che fare con qualcosa di immediato e reale, spesso l’ansia è basata su una proiezione della nostra mente. Potremmo anche dire che la paura è nell’oggi, l’ansia è nel futuro. Ancora che la paura è concreta, immediata, temporanea, mentre l’ansia si nutre d’immaginazione, prevede futuri a tinte fosche e può durare anche molto tempo. 

L’ansia ci attanaglia facendoci immaginare conseguenze catastrofiche per attività o sfide che dovremo affrontare: la prossima settimana devo presentare in commissione il mio progetto e penso di ricevere domande e contestazioni cui non saprò rispondere. 

Pur infliggendoci sofferenze e notti insonni, anche l’ansia come lo stress se conosciuta e ben gestita può esserci utile. Ecco allora la sua scheda:

  • Da dove nasce? Da una tendenza a sganciarsi dalla realtà, facendo lavorare l’immaginazione, ascoltando pareri e affidandosi poco o niente ai fatti 
  • Come si evita? Rimanendo con i piedi per terra, verificando informazioni, cercando prove ed esempi di ciò che dovremmo andare ad affrontare
  • Quali aspetti positivi evidenzia? Gli ansiosi sono persone con uno spiccato senso strategico, cioè si pongono domande sul futuro e cercano di prevedere le mosse giuste per ottenere quello che desiderano 
  • Quali aspetti negativi evidenzia? Aspettative molto alte su se stessi e gli altri, oltre che una esagerata paura dell’errore. Gli ansiosi spesso dimenticano di essere empatici verso se stessi e gli altri considerando le defiance inaccettabili
  • Come allenarsi a contenerla? Pensando alla settimana che hai davanti scrivi tutto quello che ti crea ansia. Quando hai una lista dettagliata di situazioni, incontri, sfide cerca di immaginare il possibile scenario tragico per ognuna di esse e quello invece positivo. Adesso chiediti quale delle due visioni è più supportata da fatti, dati reali, esempi concretamente avvenuti, in modo da capire quale ha le maggiori chance di realizzazione. Tieni la lista con te e alla fine della settimana, quando tutto sarà passato, verifica se davvero ne è valsa la pena angustiarti tanto.

Consigli finali

Chi tra noi non ha sognato di ritirarsi in un’isola deserta o in una baita di alta montagna, così da allontanarsi dal “logorio della vita moderna” come recitava un famoso spot degli anni 80? Eppure non sarà il raggiungimento di una ipotetica terra promessa a restituire qualità alle vostre vite liberandoci definitivamente da stress e ansia. Queste due compagne di viaggio hanno infatti la dote della flessibilità e adattabilità: se non ascoltate, accolte e utilizzate al meglio vi accompagneranno sin sulla spiaggia o dentro una pineta pungolandovi per motivi anche futili. Allora fermiamoci un attimo a comprenderle e proviamo ad imparare la lezione che hanno da insegnarci, magari usando alcune delle riflessioni e dei consigli contenuti in questo articolo.

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Le foto utilizzate – là dove non siano di proprietà della redazione o dei nostri ospiti – sono acquistate su Adobe Stock e IStockPhoto o scaricate da piattaforme come UnSplash o Pexels.

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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