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di Alice Alessandri e Alberto Aleo

L’inizio di settembre è un buon momento per dare forma ai propri progetti. Quale migliore occasione allora per redigere il vostro business plan? Esistono vari modi per creare un business plan, dai più tecnici che prendono in esame indicatori come il ROI (che misura il rapporto ricavi / investimenti n.d.r.) o il VAR (che misura il rapporto rischio / rendimento n.d.r.), a quelli più moderni ed innovativi come il CANVAS, presentato nel noto libro “Business Model Generation” di Osterwalder e Pigneu. I consigli che seguono vogliono aiutarvi a scatenare la creatività rispetto ai vostri progetti e visualizzarne i risultati, nella certezza che avesse ragione Walt Disney quando diceva “se puoi immaginarlo puoi farlo“. È in suo onore che ci ispireremo al mondo del disegno per dar forma alle idee.

Che cosa è il business plan?

Il business plan è un documento che descrive un’iniziativa imprenditoriale nel modo più dettagliato possibile. È utile ad investitori e finanziatori per valutare la bontà dell’idea ma anche agli stessi “progettisti” per chiarire a se stessi quali obiettivi, azioni e risorse siano necessari per realizzarla. Sembrerebbe quindi uno strumento molto tecnico dedicato soltanto agli imprenditori o aspiranti tali, in realtà alcune caratteristiche del processo di creazione di un business plan possono essere utili a chiunque voglia chiarirsi rispetto ad un proprio progetto o provare a realizzare un sogno nel cassetto, non per forza legato al mondo della professione. Seguite quindi i nostri consigli anche solo per ritrovarvi più vicini ai vostri desideri.

Tela e colori del business

Abbiamo detto che utilizzeremo il disegno come strumento principale per realizzare il nostro business plan, quindi dovrete procurarvi colori, matite e un foglio di carta grande a sufficienza per contenere le vostre idee. Oltre a questi elementi “tecnici” bisogna che riflettiate su clienti e obiettivi più tutto ciò che serve per combinarli insieme. Come fare? Dopo aver riletto gli articoli dedicati all’analisi dei clienti iniziate a rappresentarli sul foglio. Non sapete disegnare? Bene, usate allora immagini ricavate da riviste o stampate dalla rete, che possano raccontare il vostro cliente ideale. Ponetele sulla parte esterna del foglio perché al centro dovrete mettere i vostri obiettivi. Per ricavare un’immagine dei vostri obiettivi rileggete l’articolo dedicato a mission e vision poi procedete come suggerito per i clienti, disegnando o ritagliando. Adesso dovreste avere i due elementi principali della composizione ma vi manca la connessione tra essi; nel prossimo paragrafo capiremo insieme come completare il quadro.

business plan creativo
Foto di UX Indonesia su Unsplash

Strategia a mano libera

È bene chiarire che per disegnare il business plan è necessario dedicarsi tempo e non aver fretta.

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Lasciate sedimentare quindi quello che avrete sin qui realizzato e, così come fanno i pittori, allontanatevi della tela per valutare il procedere dell’opera.
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Farsi aiutare da qualcuno che vi conosce bene o di cui vi fidate è molto utile. Questa persona potrà dirvi quanto quello che state realizzando vi assomiglia nel profondo o è solo una costruzione della mente. L’obiettivo di questa seconda fase è mettere in connessione i clienti (destinatari del progetto) con gli obiettivi che vi siete prefissati. La domanda quindi è “come trasformare i miei obiettivi in qualcosa di concreto e utile, che qualcun altro possa acquistare e apprezzare?”. Vi servirà quindi identificare le azioni da compiere, come ad esempio erogare servizi, produrre oggetti e così via. Inoltre dovrete promuovervi e arrivare al mercato. Ancora una volta disegnate tutto questo e tutto ciò che è necessario alla vostra idea per realizzarsi, inserendo immagini, nomi, luoghi e persone utili allo scopo.

business plan creativoCon ogni probabilità quando avrete finito poche parti del vostro foglio saranno rimaste intonse. L’immagine generata potrà sembrarvi poco utilizzabile per convincere un potenziale investitore, a cui presenterete invece un documento dettagliato, redatto secondo le regole degli economisti; ricordatevi che l’obiettivo del processo che vi abbiamo proposto è coinvolgervi in un atto creativo che possa rendervi più consapevoli di ciò che desiderate e di come realizzarlo. Ci si può cimentare nella creazione del proprio business plan anche per cambiare lavoro, trovare una nuova casa o intraprendere un hobby. In ogni caso ricordatevi che anche lo strumento più perfetto non è efficace se non fa appello alla creatività e se durante la sua stesura non ci siamo divertiti ed emozionati un po’.

 

L’immagine ritrae il business plan così realizzato da noi di Passodue durante uno dei corsi che dedichiamo al tema.

| partem claram semper aspice |

Le foto utilizzate – là dove non siano di proprietà della redazione o dei nostri ospiti – sono acquistate su Adobe Stock e IStockPhoto o scaricate da piattaforme come UnSplash o Pexels.

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Passodue, studio di consulenza e formazione, nasce nel 2012 dalla volontà di Alice Alessandri e Alberto Aleo di unire le loro esperienze per dare una svolta alla vita personale e professionale. Il progetto è basato sull’idea di cambiare la forma mentis del mercato rispetto ai concetti di “vendita”, “marketing” e “leadership” dimostrando che fare business eticamente si può e può essere assolutamente efficace.

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